Fondo di Garanzia: passato e futuro, convegno con il Mibact

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REBECCHI, “PIU’ TRASPARENZA E  MIGLIORI RISPOSTE PER UTENTI”

“Fondo di Garanzia: ieri, oggi, domani”: è questo il titolo del convegno organizzato da Assoviaggi Confesercenti nell’ambito della  TTG Incontri svoltasi la settimana scorsa a Rimini, nel corso del quale è stato fatto il punto sull’ex Fondo nazionale ed è stato presentato il Fondo Garanzia Viaggi realizzato da Assoviaggi.

I numeri dell’abolito fondo nazionale sono stati resi noti dal dirigente del Mibact, Francesco Palumbo nel corso del suo intervento: 5.526 pratiche pervenute dal 2009 al 2016, 4.743 pratiche esaminate, 2.140 ritenute ammissibili, 1.963 già approvate e da pagare per un valore di 3.795.367 euro, di cui 1.556 liquidate per un importo di  2.749.000 euro. “In pratica – ha sottolineato Palumbo – la media di chi ha diritto al rimborso è circa del 45% perché non tutte le richieste pervenute al fondo sono ritenute rimborsabili. Il residuo di cassa del fondo è di 783.000 euro e 956 sono le pratiche ancora da esaminare da parte del Comitato di Gestione del fondo. Il rimborso medio è stato  di 1.800 euro a pratica. Riguardo alla situazione attuale, il rappresentante del  ministero ha annunciato una serie di verifiche che riguarderanno da una parte le soluzioni attualmente disponibili sul mercato e dall’altra le agenzie di viaggio che devono essere a norma dal 1° di luglio di quest’anno.”

“Visto che è stato richiesto di adeguarci in modo repentino – ha sottolineato  Gianni Rebecchi, presidente di Assoviaggi – e di produrre una garanzia che nel nostro Paese non ha principi legislativi né una normativa, le associazioni di categoria hanno fatto il possibile per dare una risposta in tempi celeri e per far sì che le imprese associate possano essere in regola. Ora il Mibact pare che abbia l’intenzione di emanare delle linee di indirizzo per uniformare il panorama delle coperture in Italia. Noi avevamo chiesto che venisse indicata una strada prima della scadenza del 1° luglio e non dopo 4 mesi dall’entrata in vigore” – ha aggiunto Rebecchi.

Riguardo al Fondo Garanzia Viaggi di Assoviaggi, Rebecchi ha annunciato che la presenza di Federconsumatori nel comitato di vigilanza, insieme ad Adusbef “ha l’obiettivo di garantire massima trasparenza a chi acquista il servizio in agenzia. Il sistema che verrà messo a punto a regime, anche in termini di comunicazione agli utenti – ha concluso il presidente di Assoviaggi – garantirà al consumatore risposte migliori rispetto al passato”.

La responsabile del turismo di Federconsumatori, Renza Barani, nel suo intervento ha manifestato preoccupazioni derivanti dalla numerosità delle soluzioni presenti attualmente sul mercato, troppo diversificate e senza controlli sulla effettiva tutela dei consumatori. “Ovviamente siamo molto preoccupati perché è pensabile che questi nuovi costi per il settore siano scaricati sul consumatore”- ha dichiarato la Barani. “Riguardo alla capienza del vecchio fondo, la Sottosegretario Dorina Bianchi lo scorso 8 settembre ci ha garantito la completa soddisfazione di tutte le  domande pervenute, con possibilità di avanzi di risorse”.

Al convegno è poi intervenuto l’avv. Giuseppe Dell’Aquila, dell’ufficio legislativo di Confesercenti, il quale ha illustrato luci ed ombre della normativa.

 L’attuale normativa in materia di “pacchetti turistici” – ha spiegato – contenuta nel “Codice del turismo” (D. Lgs. n. 79/2011), in linea con la Direttiva n. 90/314/CEE, concernente i viaggi, le vacanze ed i circuiti “tutto compreso”, dispone, come è noto, che i contratti di turismo organizzato siano assistiti da polizze assicurative o garanzie bancarie che, per i viaggi all’estero e i viaggi che si svolgono all’interno di un singolo Paese, garantiscono, nei casi di insolvenza o fallimento dell’intermediario o dell’organizzatore, il rimborso del prezzo versato per l’acquisto del pacchetto turistico e il rientro immediato del turista.

    Detta normativa, aggiornata nel nostro Paese a seguito della procedura di infrazione n. 2012/4094, prevede dunque un sistema di garanzie che non poggia più sull’intervento del Fondo nazionale, già istituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, ma impone ai privati di istituire sistemi che assicurino al cliente adeguata copertura in caso di insolvenza o fallimento dell’intermediario o dell’organizzatore. Per la copertura dei menzionati rischi – ha aggiunto Dell’Aquila – organizzatori ed intermediari possono altresì costituirsi in consorzi o altre forme associative idonee a provvedere collettivamente, anche mediante la costituzione di un apposito fondo. Quest’ultima è la soluzione adottata da Confesercenti per i propri associati.

    La nuova Direttiva n. 2302/2015, che abroga a far data dal 1° luglio 2018 la Direttiva n. 90/314/CEE, dispone che gli organizzatori (e, se gli Stati membri lo prevedranno, anche i venditori) debbano fornire una garanzia per il rimborso di tutte le somme pagate da o per conto dei viaggiatori “nella misura in cui i servizi pertinenti non sono eseguiti a causa dello stato di insolvenza dell’organizzatore”. Inoltre, se nel contratto di pacchetto turistico è incluso il trasporto di passeggeri, gli organizzatori devono fornire una garanzia anche per il rimpatrio dei viaggiatori, ma possono anche offrire la continuazione del pacchetto.

    La garanzia prevista dalla nuova Direttiva deve essere effettiva e coprire costi ragionevolmente prevedibili. Essa coprirà gli importi dei pagamenti effettuati da o per conto dei viaggiatori, in relazione a pacchetti, tenendo conto della durata del periodo compreso tra gli acconti e il saldo finale e del completamento dei pacchetti, nonché del costo stimato per i rimpatri in caso di insolvenza dell’organizzatore.

    “A seguito del recepimento in Italia della nuova Direttiva e della sua applicazione – ha concluso – si attende dunque una probabile revisione delle caratteristiche e molto probabilmente delle condizioni di adesione al Fondo.” 

Un aspetto particolare è stato affrontato da Amalio Guerra, presidente Assoviaggi Emilia Romagna il quale ha dichiarato che “l’iscrizione all’elenco delle ‘Agenzie Sicure’ dell’Emilia-Romagna non esaurisce gli obblighi previsti dall’art. 50 del Codice del Turismo e, pertanto, ai fini di tutelare i propri clienti e di essere in regola, è necessario per le agenzie di viaggi trovare una proposta adeguata alla propria impresa”.

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