Bce: Vivoli, “Bene il taglio dei tassi. Adesso banche diano sostegno alle imprese per far ripartire occupazione e consumi”

“Si riducano spread applicati agli impieghi per abbassare effettivamente il costo del denaro”

“Bene il taglio di 10 punti base del Tasso di riferimento Bce, ma adesso è necessario che le banche diano maggiore sostegno alle imprese per fare ripartire lavoro e consumi, con una riduzione degli spread applicati agli impieghi che abbassi effettivamente il costo del denaro”. Lo ha detto Massimo Vivoli vice presidente nazionale di Confesercenti e presidente di Italia Comfidi, in merito alle dichiarazioni del Governatore Mario Draghi sul taglio dei tassi della Bce. “Il credito bancario alle imprese in Italia ha registrato, a Novembre del 2013, un calo del -6,2%. Nonostante i dati più recenti segnalino una lieve attenuazione della stretta del credito nel primo trimestre 2014, non si può parlare ancora di una vera e propria inversione di tendenza. In questo anno ancora molto difficile per l’economia, Italia Comfidi ha incrementato ulteriormente i propri interventi di sostegno alle PMI, registrando un aumento delle imprese garantite, anche con lo sviluppo di convenzioni bancarie sul territorio per sostenere gli investimenti e la liquidità delle imprese. Una particolare attenzione è stata rivolta al settore del turismo in vista dell’Expo 2015, con accordi territoriali che coinvolgono, in primis, il sistema delle Banche di Credito Cooperativo ma che saranno estese all’intero settore bancario nell’intento di agevolare chi vuole arrivare all’appuntamento internazionale con strutture rinnovate e più efficienti. Italia Comfidi – conclude Vivoli- cha svolto un ruolo importante e salvato dal tracollo migliaia di imprese. Ma tutto questo da solo non basta. Oggi, così come rilevato da Confesercenti, il numero di imprese che chiude continua a crescere: per questa ragione chiediamo che il Governo intervenga affinché le banche creino le condizioni per agevolare l’accesso al credito di imprese e famiglie e fare ripartire l’economia”.

 

 

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