Bologna, Confesercenti dice no all’ outlet “Cittadella della moda” ai Prati di Caprara

“Un enorme centro commerciale impoverirebbe le attività già esistenti sul territorio, mettendone a repentaglio la stessa esistenza”

Sono in corso accordi tra la multinazionale tedesca ECE, il Bologna F.C. e Invimit Sgr, proprietaria dei Prati di Caprara Ovest, per la costruzione di quella che viene definita impropriamente dalla stampa locale “la cittadella della moda”.

Si tratta di un progetto di forte impatto ambientale, e con un notevole consumo aggiuntivo di suolo su un’area verde, che andrebbe ad avere effetti estremamente negativi sui negozi della zona Saffi, ancora caratterizzata da una articolata rete di negozi di vicinato al servizio della comunità locale e peraltro già fortemente provata da una fortissima crisi economica e dei consumi.

E’ evidente che un enorme centro commerciale dotato di parcheggi interni raccoglierebbe una clientela interessata esclusivamente all’outlet, impoverendo le attività già esistenti sul territorio e mettendone a repentaglio la stessa esistenza.

Inoltre si andrebbero ad aggravare ulteriormente le problematiche legate alla viabilità ed al traffico intenso che già interessano l’area.

E’ ipotizzabile che il centro possa venire costruito secondo i criteri di Adigeo, ipermercato nella periferia di Verona con circa 140 negozi di abbigliamento, intimo, casa-regali-tempo libero, gioiellerie, ottica-salute-bellezza, scarpe-pelletterie-accessori, articoli sportivi, elettronica e telefonia, articoli per l’ infanzia (per una superficie complessiva di oltre 40 mila mq). Conterrebbe inoltre un grande supermercato, e servizi quali bar, ristorazione e lavasecco.

Su questo progetto la Confesercenti di Bologna esprime forte contrarietà ed unisce la sua voce a quella degli operatori commerciali, dei cittadini della zona e del Comitato ” Rigenerazione non Speculazione”.

Vogliamo pertanto con forza DIRE NO all’ennesima concessione offerta alla grande distribuzione in una zona ad altissima densità di ipermercati.

Condividi