Carpi, presa di posizione di Faib Confesercenti Modena. Maxi distributore carburanti GDO su bretella nord: “L’impatto, sulla rete esistente, sarà negativo”

Nonostante il calo inesorabile del venduto, anziché ragionare su razionalizzazione della rete si procede alla sua polverizzazione, favorendo l’apertura di nuovi impianti

“Sulla Bretella Carpi-Fossoli, sarà realizzato un nuovo distributore carburanti a marchio GDO. Fermo restando la forte preoccupazione diffusasi tra gli operatori del settore, da Appalto di Soliera a Carpi e nei Comuni limitrofi della vicina Provincia di Reggio Emilia, la domanda che poniamo e rivolgiamo a chi opta per tali scelte: se è stato valutato l’impatto che l’impianto avrà sulla rete distributiva attuale già alle prese con un forte calo del venduto, considerato che impatterà negativamente sulla rete esistente”. E’ netta la presa di posizione di Faib Confesercenti Modena, sigla che rappresenta il numero maggiore degli operatori delle stazioni di erogazione del territorio modenese.
L’Associazione, dopo aver appreso la notizia dagli Organi di stampa, non nasconde il timore di assistere, con la realizzazione del distributore, al progressivo smantellamento della rete di distributori locali. “Tale previsione – premette Franco Giberti Presidente Provinciale Faib – ha suscitato una fortissima apprensione tra i gestori degli impianti di distribuzione di carburante dell’area di Carpi e dei Comuni vicini. E per una ragione molto semplice e che non può sfuggire all’Amministrazione Comunale: le pesantissime ricadute negative che, la realizzazione e l’entrata in funzione di un distributore di carburante della GDO, avrebbe sulla tenuta del comparto dell’intera area. Mentre da un lato si assiste a un calo inesorabile del venduto, anziché ragionare su una razionalizzazione della rete si continua a procedere con la sua polverizzazione consentendo l’apertura di nuovi impianti. Un tipo di logica, non certo finalizzata ad un efficientamento della rete medesima, ma piuttosto solo a quella della valorizzazione della rendita fondiaria. Quando invece, quello di cui ha necessità urgente il comparto e da tempo è una modernizzazione della rete italiana, secondo i parametri europei, gli stessi applicati nei Paesi UE.”

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