Commercio al dettaglio, Confesercenti: “i consumi faticano a ripartire, sempre più urgenti gli interventi per i piccoli negozi”

Si allarga il gap tra grande distribuzione e PMI del commercio, aumenta il rischio di desertificazione nei centri urbani

“Lo stallo dei consumi, negativo per l’intera economia, si conferma con gli ultimi dati sulle vendite diffusi dall’Istat. Ed inoltre si sta allargando anche il gap tra la grande distribuzione e le piccole e medie imprese del commercio, con ulteriori rischi di perdita di occupazione e di desertificazione nei centri urbani. Non è tempo di facili ottimismi: il calo delle vendite delle piccole superfici a febbraio è l’ulteriore conferma che la crisi dei negozi non è ancora terminata e la propensione al consumo delle famiglie non decolla.  La modesta ripresa, per ora, riguarda solo la GDO, e taglia fuori la maggior parte delle PMI, che aspetta ancora interventi incisivi senza cui sarà difficile ripartire”.

Così, in una nota, Confesercenti commenta i dati diffusi oggi dall’Istat relativi al commercio al dettaglio relative a febbraio, che registrano un’ulteriore contrazione delle vendite delle piccole superfici.

“Dopo una crisi del mercato interno durata tre anni, era inimmaginabile che si potesse agganciare la ripresa in poco tempo. I consumi rimangono deboli, e le piccole attività sono stremate: dal 2007 il commercio ha visto scomparire oltre 90mila imprese individuali o di persone, una perdita non compensata dall’aumento, nello stesso periodo, delle società di capitali. A questo si è aggiunta, dal 2012, una liberalizzazione degli orari di apertura che, senza incidere positivamente sulla domanda interna e sull’occupazione ha causato il trasferimento di una quota consistente di mercato dai negozi tradizionali alla grande distribuzione. Tra gli indicatori più significativi dello stato di crisi del sistema imprenditoriale c’è la lunghezza dell’arco di vita delle imprese. Che è andata sempre più accorciandosi: a dicembre 2014, la percentuale di imprese del commercio che è cessata entro i primi tre anni di vita è stata del 48,4%: nel 2004 era del 27,7%, quasi la metà”.

Percentuale di imprese cessate entro i primi tre anni di vita (%)

Settore

2004

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

Commercio

27,7

30,1

30,8

33,8

35,1

34,9

35,1

35,5

35,2

39,5

48,4

 

 

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