Confesercenti a Regione Lombardia: “Stop nuovi centri commerciali, persi 12mila negozi”

Dieci anni di commercio Confesercenti Lombardia4

In dieci anni le imprese del commercio al dettaglio si riducono del 10%, mentre le grandi strutture si ampliano per il 20%.

Dal 2007 al 2017 le imprese attive nel comparto del commercio al dettaglio in sede fissa sono calate da quasi 80.000 unità a circa 68.000, mentre la superficie di vendita delle grandi strutture è passata dai circa 3.300.000 metri quadri ai quasi 4.000.000 attuali. Questi i dati evidenziati dalla Confesercenti lombarda, incrociando le rilevazioni delle Camere di Commercio con quelle dell’osservatorio regionale sul settore.

«Purtroppo, è la riprova di quanto Confesercenti va denunciando da ben più di un decennio: una triste realtà, avvertita non solo dai commercianti, ma anche dalla generalità dei cittadini lombardi, che ormai da tempo assistono al peggioramento della vivibilità e della sicurezza determinata dalla progressiva “desertificazione” commerciale dei centri urbani». «Un fenomeno che pregiudica anche le più prospere località turistiche, “oasi” sempre più isolate in contesti territoriali ogni giorno meno attrattivi».

Così Gianni Rebecchi, Presidente della Confesercenti regionale, che evidenzia le novità che hanno indotto l’Associazione a una nuova denuncia sul tema: «se da un lato queste tendenze vanno rafforzandosi col perdurare della stagnazione economica, dall’altro i buoni propositi che hanno portato la corrente legislatura a una temporanea moratoria sui centri commerciali e, quindi, a una revisione dei relativi criteri insediativi, non hanno arrestato l’incessante proliferare di queste strutture». «In un nuovo progetto di legge regionale, si propone addirittura una semplificazione burocratica per i centri commerciali più impattanti dal punto di vista ambientale, con buona pace dei propositi espressi dalla recente normativa per il contrasto alla cementificazione del territorio».

«Lo sviluppo del commercio elettronico, pur ponendo nuove sfide ai piccoli negozi, non rende anacronistiche queste tematiche», continua Rebecchi. «L’avvento di nuovi attori non fa che rendere ancora più aspra la concorrenza nel comparto – anche tra negozi fisici – peraltro sollevando ulteriori incognite sulla sostenibilità ambientale dei centri commerciali, alla luce del crescente abbandono di queste strutture nei Paesi digitalmente più maturi».

«Quello che chiediamo», aggiunge Alessio Merigo, Direttore generale di Confesercenti-Lombardia, «è che la Regione – Giunta e Consiglio – vieti l’insediamento di nuovi centri commerciali al di fuori degli storici nuclei urbani, facendo leva sui “motivi imperativi d’interesse generale” che hanno recentemente consentito alla Provincia autonoma di Trento di vietare la concessione di nuove autorizzazioni per le strutture di maggiori dimensioni». «Un’azione che potrebbe essere realizzata entro il termine della corrente legislatura, prima dell’effettivo avvio della campagna elettorale».

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