Confesercenti Foggia, l’appello ai candidati sindaco per una programmazione strategica e innovativa dello sviluppo economico

CONFESERCENTI. «Una programmazione strategica e innovativa dello sviluppo economico e di riqualificazione urbana della Città: è quanto chiede la Confesercenti Foggia ai candidati sindaco del capoluogo. «La particolare situazione del capoluogo – commenta Carlo Simone, presidente della Confesercenti provinciale  – esige  di impegnarsi a favorire l’attuazione di una politica per lo sviluppo e la coesione sociale, attraverso l’applicazione di modelli di organizzazione e strumenti operativi che consentano l’applicazione di meccanismi procedurali ed amministrativi idonei ad accelerare il processo decisionale e l’avvio degli investimenti materiali e immateriali». Una  proposta per ora modulare ma su cui Confesercenti s’appresta a garantire modelli di attività e progettazione.

Su tutto ciò Simone si auspica «che l’amministrazione comunale di Foggia si attrezzi affinché i Programmi operativi plurifondo, che saranno previsti dai nuovi regolamenti della Comunità Europea permettano alla città di utilizzare in modo diretto non solo i fondi FESR ma anche il FSE per fornire risposte concrete alle esigenze territoriali e per sostenere le politiche ordinarie socio-occupazionali di contrasto alle povertà».

Per la Confesercenti i candidati a sindaco della città devono assumere l’impegno di costituire modelli e pratiche che garantiscano il coordinamento e lo scambio tra l’amministrazione comunale ed i numerosi altri soggetti responsabili di investimenti con risorse aggiuntive localizzate nella città.

«In ragione dei soggetti coinvolti – continua Simone – fermo restando il ruolo centrale dell’amministrazione comunale, è necessario che i candidati sindaci s’impegnino a realizzare piattaforme snelle per facilitare l’informazione reciproca tra i soggetti attuatori, pubblici e privati, di interventi finanziati dalle diverse filiere della programmazione comunitaria, nazionale e regionale, al fine di consentire la valorizzazione reciproca di azioni e una piena integrazione con le politiche ordinarie locali.

Occorre impegnarsi a sollecitare anche interventi infrastrutturali cofinanziati dal FESR di potenziamento del patrimonio pubblico e privato esistente per incrementare la disponibilità di alloggi sociali e servizi abitativi per categorie fragili. In questo contesto il FSE potrà sostenere interventi di supporto all’abitare assistito, rivolti a categorie particolarmente fragili nell’ottica del pieno reinserimento sociale di tali persone, anche mediante il reinserimento lavorativo laddove opportuno».

Da qui l’appello agli aspiranti primo cittadino. «Chiediamo loro – conclude il presidente di Confesercenti Foggia – di assumere l’impegno a costituire un coordinamento per le politiche urbane composto dal sindaco, gli assessori che hanno competenza in tutti i settori che incidono sulla qualità della vita della città e le associazioni ed organizzazioni di rappresentanza delle varie categorie».

LA RISPOSTA DI AUGUSTO MARASCO. “Confesercenti coglie in pieno lo spirito della sfida che attende Foggia nei prossimi cinque anni: integrare le politiche in modo da sfruttare al massimo il portafogli integrato europeo”. Il candidato sindaco di Foggia per il centrosinistra, Augusto Marasco, risponde all’appello formulato stamattina dal presidente provinciale di Confesercenti, Carlo Simone, che “ha inquadrato il modo più appropriato per riempire di contenuti un confronto elettorale che procede sul doppio binario del voto per le istituzioni cittadine e per quelle dell’Unione europea”.

“Insisto col dire – prosegue Marasco – che la qualità e l’energia della guida dell’Amministrazione non è indifferente, specie quando all’Amministrazione si richiede, come minimo, di non essere “nemica” di chi lavora e di chi intraprende, entrambe attività che la Costituzione considera il motore per una società più giusta ed evoluta sul piano materiale e spirituale”.

“Le risorse europee – aggiunge il candidato sindaco – si perdono perché gli uffici non si parlano o i diversi livelli di governo non sono allineati anche quando hanno lo stesso colore politico, come stiamo sperimentando sullo strategico progetto di allungamento della pista aeroportuale o sull’altrettanto strategico cantiere della Fiera che anche quest’anno inaugurerà la sua vetrina agricola nel caos, a un anno dall’appuntamento mondiale dell’Expo”.

“Un altro clamoroso esempio – incalza l’architetto – è l’investimento da circa 4 milioni di euro per la messa in sicurezza dal rischio idraulico della zona industriale di Foggia Incoronata, deciso nel dicembre 2009 e che ancora aspetta di diventare un cantiere. Un rischio calcolato sull’ordine probabilistico dei 200 anni si è materializzato agli inizi di dicembre dell’anno scorso quando, in 72 ore, a causa della pioggia e dell’esondazione del Cervaro, lavoratori e imprenditori sono stati costretti a lasciare per diversi giorni i capannoni completamente allagati e pieni di fango”.

“La verità – conclude Marasco – è che questa funzione di servizio del Comune è spesso dimenticata per processi che, sia dal punto di vista amministrativo che dal punto di vista politico, sono fini a se stessi, si guardano allo specchio, risultando odiosa espressione di un’autorità e di un potere. Il prossimo quinquennio sarà un banco di prova durissimo per dare efficienza all’imponente ciclo di investimenti destinato alle città, che ha bisogno di almeno due cose fondamentali: procedere a ritmi serratissimi e rimanere al riparo da incursioni dirette o indirette criminali”.

 

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