Confesercenti Udine sostiene il progetto di reinserimento attivo nel mondo del lavoro

Sul sito www.comune.udine.it l’ avviso pubblico per l’ attivazione di percorsi integrati di inclusione socio-lavorativa

Un progetto utile ai cittadini per avere maggiori occasioni di reinserimento attivo nel mondo del lavoro, che offre la possibilità di mantenimento o di recupero di relazioni sociali anche attraverso l’ ambiente di lavoro, favorendo così la realizzazione dei progetti di vita autonoma. Ma anche un’ iniziativa che rappresenta uno strumento per ristabilire un equilibrio minimo fra i bisogni primari della persona e le sue reali capacità di farvi fronte, impedendo così la cronicizzazione delle situazioni di bisogno e di dipendenza dai servizi. E’ in pubblicazione da oggi, sul sito del Comune di Udine (www.comune.udine.it) l’ avviso pubblico per l’ attivazione di percorsi integrati di inclusione socio-lavorativa. Il bando, a cui si potrà fare domanda entro il 4 dicembre, è rivolto ai maggiorenni residenti nel Comune di Udine che si trovino in condizioni di momentaneo disagio economico, personale e sociale principalmente legato alla crisi occupazionale e alla conseguente disoccupazione e che non usufruiscano di ammortizzatori sociali. L’ indennità economica corrisposta è di 260 euro lordi a fronte di 20 ore settimanali, 325 euro lordi a fronte di 25 ore settimanali e di 390 euro sempre lordi a fronte di 30 ore settimanali. Per realizzare tali percorsi, lo ricordiamo, il Comune di Udine, tramite dell’ assessorato alla Salute ed equità sociale, aveva sottoscritto un protocollo d’ intesa territoriale per la promozione di progetti innovativi di prevenzione delle nuove povertà con Camera di Commercio, Confcommercio, Confartigianato, Cna Legacoop Fvg, Confcooperative, Confapi Fvg, Confesercenti. Protocollo che ha tratto ispirazione dal presupposto che per affrontare il lungo periodo di recessione che sta colpendo anche il territorio regionale, non basti mettere a disposizione contributi economici di carattere eccezionale, ma occorrano sempre nuove e innovative risposte progettuali che consentano alle famiglie e ai singoli cittadini di fronteggiare meglio le difficoltà di una ricollocazione lavorativa. Da qui la nascita di un Tavolo di intese permanenti tra Comune, tessuto produttivo e privato sociale per attivare un confronto volto a individuare forme di iniziative condivise volte anche a ri-orientare le persone impegnate nella ricerca del lavoro al fine di intraprendere nuove attività imprenditoriali. «Il modello a cui si fa riferimento nel protocollo – spiega l’ assessore alla Salute, Simona Liguori – è quello della “Wellfare Community” o “comunità solidale”, un modello di politica sociosanitaria che, attraverso il lavoro in rete tra istituzioni, società civile e territori, garantisca maggiore protagonismo alla comunità aiutandola nella realizzazione di un percorso di auto-organizzazione e di autodeterminazione fondato sui valori della solidarietà, della coesione sociale e del bene comune. L’ obiettivo – prosegue – è quello di facilitare il passaggio verso un sistema di protezione sociale che diventa compito anche della società civile della nostra città all’ interno di un mosaico relazionale che connetta le varie dimensioni del benessere sociale, economico, culturale e ambientale». Per poter beneficiare dei progetti occorre presentare domanda entro il 4 dicembre 2014 che può essere spedita, o consegnata allo sportello informativo Sissu in via Micesio, 31 e via Superiore, o inviata via mail.

Tratto da “Il Messaggero Veneto”

 

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