Confesercenti Veneto Centrale: Rossi interviene sul tema fiera e università

L’ateneo padovano, dice il Presidente, è tra le eccellenze universitarie italiane; una sua presenza attiva nell’area Fiera può dare frutti positivi alla città

Di seguito l’intervista a Nicola Rossi, Presidente di Confesercenti del Veneto Centrale:

Presidente lei è uno dei maggiori organizzatori di fiere dell’Arte e  non solo, a livello nazionale. Con l’Ente Fiera di Padova lavora da oltre vent’anni e vi organizza alcune manifestazioni fieristiche tra le più importanti. In questo ultimo anno si è parlato molto della necessità di rilanciare la Fiera di Padova, e Lei è stato uno dei protagonisti di questo dibattito, oggi l’Università di Padova potrebbe essere interessata ad una sua forte presenza ( parte della facoltà di ingegneria) all’interno dell’area fieristica. Lei cosa ne pensa?

L’ateneo Padovano è tra le eccellenze universitarie Italiane e non solo, una sua presenza attiva nell’area della Fiera, con una contaminazione nel settore dell’innovazione può dare frutti positivi all’intera città.

Si parla di poter inserire all’interno della Fiera una serie di attività quali l’Innovation Hub o il Competence Center, si è sempre discusso di posizionarli al piano superiore dei padiglioni fieristici, l’università però manifesta grandi perplessità.

Prima di tutto se crediamo nel rilancio della fiera è necessario garantirne un minimo di spazio espositivo, oggi siamo attorno ai 56mila mq e la fiera è strutturata in modo che si possano gestire contemporaneamente più manifestazioni fieristiche. Ridurne le dimensioni sarebbe mortale per la fiera stessa che non potrebbe più essere competitiva.

D’altra parte se l’utilizzo dei piani superiori dei padiglioni potrebbe essere  una soluzione, è altrettanto vero che un complesso di attività innovative deve dare ed avere una immagine ed una organizzazione anche urbanistica funzionale e di forte impatto visivo.

Quindi diciamo no all’utilizzo dell’universita delle aree della fiera?

Sarebbe un grande errore rinunciare ad una sinergia importante come quella dell’Università. Si devono cercare tutte le soluzioni possibili affinchè gli spazi fieristici rimangano tali e l’Universita trovi la sua giusta dimensione urbanistica. Le possibilità ci sono, si possono utilizzare spazi liberi dell’ area fieristica in verticale, si può pensare di rivedere l’insieme del progetto del nuovo centro congressi che, fermo restando la realizzazione del centro, possa rendere realizzabile un intervento che consenta la presenza dell’Università.

Credo sia necessaria una riflessione tra Amministrazione Comunale, Camera di Commercio, Provincia e categorie economiche per dare futuro all Ente Fiera.

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