Contrabbando gasolio, Faib: Magistratura faccia pulizia

contrabbando_gasolioUn ‘fiume’ di gasolio di oltre 4mila tonnellate è stato introdotto clandestinamente in Italia dal 2013 ad oggi e destinato alla rivendita in ‘nero’.
E’ quanto emerge dall’inchiesta sul contrabbando di gasolio, nell’ambito di una maxi operazione condotta in 6 Paesi.
L’inchiesta, condotta dalla Procura di Roma, ha già portato a 8 arresti eseguiti dalla Guardia di Finanza di Roma e decine di perquisizioni in Italia e in altri cinque Paesi dell’UE (Germania, Regno Unito, Repubblica Ceca, Romania e Malta).
Le indagini al momento hanno portato alla luce affari malavitosi condotti da un organizzatissimo gruppo criminale con ramificazioni in diversi Paesi europei, capace di eludere i controlli e di immettere nei canali del consumo un prodotto come il gasolio ad alta osservazione e sensibilità di controlli pubblici.
Secondo i primi lanci di agenzia siamo in presenza di una vasta operazione di Polizia Giudiziaria eseguita dai Finanzieri del Comando Provinciale di Roma. Decine le perquisizioni, anche all’estero, dove i militari hanno operato a supporto delle Forze di Polizia locali.
I dettagli dell’operazione verranno illustrati nel corso di una Conferenza Stampa che si terrà alle 10.30 presso gli Uffici della Procura della Repubblica di Roma, alla presenza del Procuratore Capo Giuseppe Pignatone e del Procuratore Aggiunto Pierfilippo Laviani.
“Auspichiamo – ha dichiarato il Presidente Faib Landi – che le forze di investigazione facciano piena pulizia di questa sporcizia che inquina il nostro Paese e il nostro sistema distributivo. La Magistratura vada avanti senza guardare in faccia nessuno. Il settore è da tempo nel mirino della criminalità organizzata in ampie aree del Paese, dove detta condizioni e ostacola la concorrenza, oltre ad essere fortemente attenzionato da gruppi che si muovono nell’opacità che il sistema consente.”

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