Def, Bankitalia: “Usare ‘tesoretto’ per migliorare i conti”

Non spenderlo ma dare maggiore certezza a percorso riequilibrio

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“Il ‘tesoretto’, che è modesto e dovuto interamente alla minore spesa per interessi, sia utilizzato per accelerare il riequilibrio della finanza pubblica, dando così maggiore certezza al percorso verso il riequilibrio”. Questa la valutazione espressa da Bankitalia durante l’audizione sul Def di oggi. “Lo scenario del Def per il 2015-16 ‘è plausibile, anche se non esente da rischi a breve termine: i miglioramenti della fiducia devono consolidarsi, l’incertezza sull’esito delle trattative sul programma di aggiustamento del governo greco resta elevata e può indurre volatilità nelle condizioni finanziarie” – sostiene Bankitalia. ”Le priorità e gli ambiti di azione individuati dal governo italiano nel programma delle riforme – ha detto ancora il vice direttore di Bankitalia, Federico Signorini, nell’audizione – appaiono largamente condivisibili”. “Sul Jobs Act – ha aggiunto – è opportuno che le misure indicate nella legge delega e illustrate nel Piano Nazionale di riforma siano attuate con sollecitudine. In generale, la fase attuativa continua a rappresentare uno dei principali punti deboli del processo di riforma in atto”.
“Una semplificazione e razionalizzazione delle tasse sulla casa è auspicabile ma è essenziale che si giunga finalmente a un assetto permanente, dati gli alti costi dell’instabilità normativa per i cittadini e per le stesse amministrazioni” – ha sottolineato Bankitalia riguardo all’unificazione di Tasi e Imu in una nuova local Tax. Infine per Bankitalia “il calo dell’Irap, gli 80 euro ai dipendenti con redditi medio bassi e la decontribuzione per le nuove assunzioni danno un contributo positivo di circa un terzo di punto percentuale alla crescita del prodotto nel biennio 2015-16”.

 

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