Disoccupazione giovani balza a 40,1%, record storico

Confesercenti: “in meno di tre anni hanno chiuso oltre 60mila imprenditori under 35 nel commercio e nel turismo. E con IVA sarà peggio”

Il tasso di disoccupazione giovanile (15-24anni) ad agosto balza al 40,1%, in rialzo di 0,4 punti percentuali su luglio e di 5,5 punti su base annua. Lo rileva l’Istat (dati provvisori).Viene così superata per la prima volta la soglia del 40% e raggiunto il livello più alto dall’inizio sia delle serie mensili (2004) sia trimestrali(1977). La disoccupazione ad agosto sale al 12,2%, in rialzo di 0,1 punti percentuali su luglio e di 1,5 punti su base annua. Lo rileva l’Istat (dati provvisori), aggiungendo come sia stato uguagliato il massimo gia’ raggiunto a maggio, il livello più alto dall’inizio sia delle serie mensili, gennaio 2004, sia delle trimestrali, primo trimestre 1977.

Disoccupazione totale ad agosto al 12,2%, top da 1977

La disoccupazione totale ad agosto sale al 12,2%, in rialzo di 0,1 punti percentuali su luglio e di 1,5 punti su base annua. Lo rileva l’Istat (dati provvisori), aggiungendo come sia stato uguagliato il massimo già raggiunto a maggio, il livello più alto dall’inizio sia delle serie mensili, gennaio 2004, sia delle trimestrali, primo trimestre 1977.

Confesercenti: “in meno di tre anni hanno chiuso oltre 60mila imprenditori under 35 nel commercio e nel turismo. E con l’aumento dell’IVA le cessazioni aumenteranno”

I giovani continuano a fare impresa, ma quanto dureranno? Nello stesso periodo nei due settori hanno chiuso 4 nuove attività su 10 

“In meno di tre anni, hanno perso l’attività più di 60mila giovani imprenditori del commercio e del turismo: nemmeno l’imprenditoria nei due settori, che per decenni ha assorbito la disoccupazione del Paese, riesce più a tenere il passo di questa lunghissima crisi occupazionale, pur offrendo ancora qualche opportunità: i giovani continuano a improvvisarsi imprenditori per mancanza di occupazione, ma il mercato è difficilissimo e con l’arrivo dell’aumento dell’aliquota IVA le cessazioni sono destinate ad aumentare”. Così, in una nota, Confesercenti commenta i dati sulla disoccupazione giovanile diffusi da Istat.

Tab.1 Incidenza percentuale dei giovani imprenditori sulle chiusure del commercio e del turismo

Imprenditori che hanno cessato l’attività

(2011-Giugno 2013)

di cui giovani

% sul totale

Val. assoluto
Commercio +   Turismo 302.903 15 61.276

Fonte: Osservatorio Confesercenti

“Secondo le rilevazioni del nostro Osservatorio sul commercio e sul turismo”, continua Confesercenti, “da gennaio 2011 a giugno 2013 ci sono state 61.276 cessazioni di imprese guidate da under 35, pari al 15% del totale. Nello stesso periodo, però, i giovani hanno continuato a fare impresa: circa 4 su 10 delle nuove iscrizioni di imprese sono da attribuire ad un under 35. Ma non ci si deve illudere: il mercato interno è debolissimo, l’aumento dell’IVA lo renderà ancora più asfittico e l’aumento della pressione concorrenziale, dovuta anche all’eccesso di liberalizzazioni degli orari e delle aperture, ha accorciato notevolmente la vita delle imprese: nello stesso periodo, tra il 2011 e giugno 2013, hanno chiuso il 32,4% delle nuove imprese del commercio e il 41,3% del turismo. Un dato estremamente allarmante, soprattutto se si considera che, fino a pochi anni fa, la vita media delle attività nei due settori era di 14 anni.

 

Ai giovani dunque si offrono molte opportunità, ma anche molte delusioni: è teoricamente possibile avviare un’impresa in questi settori, ma è praticamente difficilissimo mantenerla in vita, soprattutto se ci si è improvvisati imprenditori per mancanza di occupazione. Occorre un intervento urgente per sostenere l’imprenditoria degli under 35, o rischiamo, con lo spettro di una disoccupazione giovanile in crescita anche il prossimo anno, una situazione insostenibile”.

 

Tab.2 Incidenza percentuale delle chiusure delle imprese iscritte nel 2010 con settore attribuito per anno di cancellazione

Settore

2011

2012

1-2013

2-2013

2010/

I sem. 2013

Commercio   all’ingrosso e al dettaglio

13,4

12,8

4,3

2,0

32,4

Attività   dei servizi di alloggio e di ristorazione

16,6

16,7

5,1

2,9

41,3

MEDIA   COMMERCIO E TURISMO

13,2

13,0

4,4

2,1

32,7

Fonte: Osservatorio Confesercenti

 

 

 

Roma 1 ottobre 2013

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