Fiesa Firenze: No alla tassa sul pane!

Raffaele Viggiani, Presidente Fiesa Firenze, su ipotesi di aumento IVA beni di prima necessità

Stanno circolando in queste ore varie ipotesi, caldeggiate, a quanto sembra dalla stessa Commissione Europea di una revisione, naturalmente al rialzo delle cosiddette aliquote IVA agevolate (del 4% e 10%) con l’obbiettivo di far cassa e finanziare una riduzione del cuneo fiscale. Tra i prodotti a rischio aumento IVA anche i beni “food” di prima necessità (pane, pasta, farina, burro, olio) e altri che, con la crisi economica e il conseguente “taglio” dei consumi alimentari hanno subito un vero e proprio tracollo (carne rossa e pesce in primis).

“Sarebbe morte certa per molte delle nostre attività a conduzione familiare, – commenta Raffaele Viggiani – che, ad oggi, ancora non sappiamo come, resistono alla deflazione, alle aperture selvagge, alla crescita incontrollata della GDO in tutte le sue forme; un ulteriore aumento IVA su questi prodotti, inoltre, colpirebbe non solo le nostre attività, ma anche quei nuclei familiari il cui potere d’acquisto si è già pesantemente ridotto negli ultimi anni.”

Solo poche settimane fa organi di stampa ed amministratori locali hanno condiviso le preoccupazioni di ampi settori della popolazione della Provincia di Firenze, che, a seguito delle crisi Supermercati “Despar” e “Il Centro”, poi risolte solo parzialmente, si trovavano nell’incredibile difficoltà di approvvigionamento alimentare.

Basterebbero questi fatti a far comprendere pienamente l’importanza non solo economica, ma anche “sociale” delle nostre attività, in una fase storica, peraltro, in cui si registra un aumento generalizzato della popolazione anziana e una conseguente necessità di potenziare lo shopping a “Km Zero”. Ecco perché contestiamo con forza ogni ipotesi di aumento IVA sui nostri prodotti (qualunque ne sia l’ “autore”, Roma o Bruxelles) e ci auguriamo che tutto rimanga sul terreno delle ipotesi di scuola e del “vorrei ma non posso”.

 

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