Il Senato approva la Legge Delega di riforma del sistema dei Confidi, il via alla Camera

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E’ stata licenziata ieri dal Senato la legge delega che prevede una riforma strutturale della normativa destinata al sistema dei Confidi. Il prossimo step dell’iter parlamentare è alla Camera dei Deputati. L’obiettivo della legge  è quello di dotare i Confidi di un quadro normativo maggiormente coerente con la rapida e profonda evoluzione che negli ultimi anni ha interessato il sistema.
La perdurante crisi economica, le crescenti difficoltà nel mercato di riferimento, il nuovo Accordo di Basilea, il riconoscimento dei soggetti di maggiori dimensioni quali intermediari finanziari, hanno dimostrato che la Legge Quadro Confidi (D.L. 269/03 convertito nella L. n. 326/03) oggi non sia più una norma adeguata a tutelare questi soggetti.
Il disegno di legge approvato al Senato prende in esame, per riformarli, i temi più rilevanti per i Confidi, dal rafforzamento della patrimonializzazione, alla razionalizzazione della filiera della garanzia e della controgaranzia, dall’innovazione nei prodotti e servizi al potenziamento dei criteri di proporzionalità e specificità, e ancora alla tutela del carattere accessorio della garanzia, alla semplificazione degli adempimenti e all’individuazione di metodologie di valutazione degli impatti della garanzia sui sistemi economici locali.
Sul testo approvato dal Senato esprime soddisfazione il Presidente di Federfidi, Federazione di rappresentanza dei Confidi espressione di Confesercenti, Piergiorgio Piccioli: “L’approvazione da parte del Senato del disegno di legge delega rappresenta il conseguimento di un risultato strategico importantissimo per il sistema dei confidi italiani e per tutte le PMI associate ai Confidi. Si tratta, inoltre, di un grande successo per Federfidi, congiuntamente ad Assoconfidi, che hanno fortemente voluto questo provvedimento.La riforma, nella direzione tracciata dalla norma, consente infatti al sistema privato della garanzia di potenziare maggiormente il ruolo di partner privilegiato delle imprese associate e, in questo modo, di sostenerne l’accesso al credito, con un reale beneficio per le PMI.
Auspichiamo a questo punto una celere approvazione definitiva della legge perché il Governo possa avviare la fase di predisposizione del relativo ed urgente Decreto Legislativo al raggiungere in concreto i risultati sperati”.

 

 

 

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