Legge di Stabilità: vertice Stato-Regioni, sì al “Lodo Chiamparino’. Impegno comune su costi standard e sanità

Entro 10 giorni  proposta per rendere sostenibile la manovra

Renzi: “Sui 4 miliardi non si media”

Stato-Regioni

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Nessuna mediazione sui 4 miliardi di tagli, ma sì a quello che il Presidente Renzi ha definito il ‘Lodo Chiamparino’: una proposta, da produrre ” in un tempo rapidissimo, 7-10 giorni al massimo, per un lavoro congiunto che renda sostenibile la manovra in termini di quantità, qualità dei servizi erogati e di fiscalità intendendo la tassazione locale e le tariffe”. Così il presidente della Conferenza delle Regioni, Sergio Chiamparino, al termine dell’atteso incontro tra Stato e Regioni a Palazzo Chigi, dovi si sono discussi i tagli, che solo nel 2015, per il comparto delle Regioni, pesano per 4 miliardi che diventano 6,2 se si sommano i tagli già previsti dai governi Monti e Letta. “L’incontro di oggi apre una fase nuova: quando ci si parla ma soprattutto si lavora insieme è sempre una buona premessa per trovare una soluzione. Siamo fiduciosi di riuscire a rendere sostenibile la manovra”.

Tra i punti su cui si lavora, la questione dei costi standard. “Se  voi ci siete, io ci sono”, ha dichiarato il Premier Matteo Renzi all’avvio del vertice. “Noi interveniamo solo ex post se le cose non vanno. Se avete una risposta seria, rigorosa, noi ci siamo. Non c’è spazio per una mediazione, i miliardi sono quattro. Da qui due strade: o lo scontro o proposte alternative su cui si lavora in queste ore”. Il presidente del Consiglio ha ribadito che c’è un obiettivo comune a partire dal rilancio della crescita dell’economia e del lavoro. Siamo tutti disponibili a cercare di recuperare le risorse”

Nell’incontro nella Sala Verde, si è anche parlato anche di trasparenza: Renzi ha annunciato che entro fine anno dovranno essere pubblicati tutti i dati che riguardano i costi e le spese delle amministrazioni centrali e locali.  Al tavolo erano presenti tutti i governatori, tranne il presidente della Lombardia Roberto Maroni, rappresentato da Massimo Garavaglia. Per il Governo sono presenti il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, il ministro per gli Affari regionali, Maria Carmela Lanzetta, e il sottosegretario agli Affari regionali Bressa.

“Ognuno fa i suoi compiti a casa. Non diamo obblighi alle Regioni su come raggiungere gli obiettivi di riorganizzazione della spesa. Noi stiamo facendo la nostra revisione della spesa su tutto”. Ha aggiunto il sottosegretario Graziano Delrio. “Il governo sostiene con forza il principio dell’autonomia e della responsabilità” degli enti locali, sottolinea, nel raggiungimento degli obiettivi. “Siamo disponibili a lavorare insieme in tempi strettissimi per trovare soluzioni per applicare le riforme stabilite”, aggiunge.

“E’ stato incontro simpatico nei toni che è sempre un aspetto non irrilevante della politica – ha sottolineato Chiamparino. Alcuni scambi schietti di battute non hanno intaccato il clima e il rispetto politico. L’incontro è stato approfondito con una presenza impegnata del primo ministro, che ringrazio. Il punto di convergenza per ora è stato quello che Renzi ha definito il Lodo Chiamparino, ovvero una proposta che in una settimana punti ad un lavoro congiunto per una manovra sostenibile. La lettera e lo spirito del ‘Lodo Chiamparino’ è quello di rendere sostenibile la manovra evitando ricadute sia di tagli che aumenti della fiscalità. Rispettare i saldi non vuol dire che questi siano fatti solo di tagli”.

Non è detto che poi si arrivi necessariamente ad accordo tra le parti. Ma mi sembra questo un buon punto di partenza”. Tra gli assi portanti del lavoro delle prossime settimane, il recupero, da parte dello Stato, di fondi inutilizzati per riprendere una politica di investimenti sulla edilizia sanitaria. “Abbiamo poi indicato il tema dell’ottimizzazione della gestione di risorse che sono delle Regioni e sono attestate presso i ministeri e non comportano aggravi di cassa per lo Stato”, ha poi detto Chiamparino. Infine, una razionalizzazione sia della spesa sanitaria sia delle spese a livello centrale. “Il premier ci ha chiesto di avanzare proposte specifiche e suggerimenti, anche al di là della legge di stabilità. Tutto questo aiuta ad ottenere un equilibrio istituzionale che vede nel sistema delle autonomie un asse portante. Questa è la strada giusta. A me pare importante che si sia trovata un’intesa di percorso che ha un’obiettivo comune, razionalizzare la spesa migliorando la qualità dei servizi erogati. Questi sono i temi – ha proseguito – Innanzitutto c’è un impegno comune sul metodo dei costi standard: va portare avanti una razionalizzazione della spesa a tutti i livelli. Ho sollevato il tema delle autorità decentrate dello Stato, un esempio è la razionalizzazione della spesa pubblica dei ministeri in virtù del fatto che la legge Delrio consente di semplificare la presenza sul territorio: perché ci devono essere le stesse strutture dello Stato come prima che le Province venissero abolite?”. L’altro impegno riguarda la sanità, ricordando il Patto per la salute sottoscritto il 6 di agosto: “siamo disponibili a approfondire questa logica, come il Governo è disponibile ad affrontare il tema del recupero di fondi per riprendere una politica di investimenti sull’edilizia sanitaria”. Infine, l’ottimizzazione di risorse delle Regioni presso i ministeri, tema che, assicura Chiamparino, non comporta aggravi in termini di cassa, né di disavanzo, né di indebitamento.

 

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