Lombardia: chioschi, edicole e attività artigianali su area pubblica, modulistica regionale per il rinnovo delle concessioni

In vista della piena entrata in vigore della Direttiva Bolkestein, la Regione ripropone la “soluzione ambulanti” anche ad altre categorie di operatori su area pubblica. Merigo: operatori prestino massima attenzione

Non solo commercio su area pubblica: in Lombardia sono migliaia le attività del terziario e del manifatturiero che operano sul suolo di proprietà comunale e che di qui al prossimo Maggio dovranno “fare i conti” con la Direttiva europea 2006/123 CE voluta dall’allora Commissario Frederik “Frits” Bolkestein. Gli ambulanti, però, hanno fatto davvero “scuola” in questo ambito, avallando con le rispettive Associazioni l’intesa di Conferenza Unificata del 2012, la quale – pur adeguandosi obtorto collo, alle procedure a evidenze pubblica imposte dall’Europa – ha saputo valorizzare la professionalità degli operatori, garantendo loro la certezza del proprio posteggio. Mentre altre categorie continuavano a essere convinte di poter aggirare l’incombenza dei bandi di selezione – da ultimo ribadita, invece, anche dalla Corte di Giustizia Europea – ANVA-Confesercenti ha con determinazione perseguito l’obiettivo di dare piena attuazione all’intesa, collaborando con tutti i livelli istituzionali per garantirne l’applicazione uniforme sul territorio nazionale, fino a giungere – in primis in Lombardia – alla predisposizione di un modello di modulistica regionale per le procedure di evidenza pubblica volte al rinnovo delle concessioni.

«I Comuni non dovranno far altro che riproporre il modello di bando regionale, seguendo le regole puntualmente previste per garantire il regolare e tempestivo svolgimento delle procedure di rinnovo delle concessioni» dichiara Filippo Caselli, responsabile del Commercio per Confesercenti-Lombardia. «È la soluzione più semplice sia per gli operatori che per le municipalità: per questo abbiamo chiesto e ottenuto che venisse riproposta anche per i giornalai, i gestori di chioschi e gli artigiani che operano su aree pubbliche non demaniali e che nel 2015 hanno voluto far loro l’intesa già sottoscritta dagli ambulanti tre anni prima».

«Le procedure di rinnovo saranno in questo caso generalmente più semplici» continua il Direttore regionale, Alessio Merigo, «non solo per il numero molto inferiore di concessioni, ma anche perché si tratta di “posteggi isolati” e non già di realtà mercatali o fieristiche». «Invitiamo comunque tutti gli operatori a prestare la massima attenzione – stiamo sempre parlando del loro “posto di lavoro” – e a rivolgersi per ogni dubbio agli “sportelli Bolkestein” istituiti presso ogni Confesercenti locale».

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