Mediterrarte, da Genova alla Liguria con uno sguardo verso l’Europa

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La quinta edizione del Festival di arti integrate organizzato da Assoartisti va in archivio con un buon riscontro di pubblico nelle due serate che hanno visto succedersi sul palco del Porto Antico oltre cento artisti. E a partire dal 2014, il festival cambierà formula coinvolgendo l’intera regione, e portando i migliori spettacoli in altre città d’Europa

Quattro spettacoli “canonici” affiancati dai laboratori di musica e danza dello spazio “off”, più di cento artisti coinvolti e un buon riscontro di pubblico, tanto da sfiorare il tutto esaurito in entrambe le serate alla Piazza delle Feste del Porto Antico di Genova. È questo il bilancio della quinta edizione di Mediterrarte, il festival di arti integrate che Assoartisti Confesercenti ha organizzato il 18 e 29 luglio scorsi all’ombra del Bigo.

Numeri che incoraggiano a guardare avanti. E infatti Stefania Bertini, presidente di Assoartisti e direttrice artistica del Festival, pensa già all’edizione del 2014: «Dopo cinque anni a Genova, per Mediterrarte è venuto il tempo di crescere ancora. Il Festival sarà dislocato su più sedi, avendo così un respiro regionale. Cambierà dunque la formula, ma anche la squadra, con nuovi importanti innesti nel cast artistico che, insieme ai nostri abituali compagni di viaggio, arricchiranno ulteriormente la nostra offerta». E proprio nell’ottica di un sempre maggior radicamento sul territorio ligure, la presidente di Assoartisti annuncia l’apertura di nuove sedi territoriali dell’associazione, a cominciare da quella di Imperia, già fissata per il prossimo mese di settembre.

L’obiettivo, spiega Stefania Bertini, è infatti quello di aprire Mediterrarte all’intera Liguria, e dalla Liguria all’Europa: «Già il filo conduttore dell’edizione 2013 – “Porti Aperti. Geografie dell’anima con voci, corpi e suoni in libertà, da un confine all’altro d’Europa” – aveva questa ambizione. E dal 2014 la spinta verso l’internazionalizzazione si farà ancora più forte, attraverso la partecipazione a nuovi progetti europei e la rappresentazione dei nostri migliori spettacoli in altre città del vecchio continente».

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