Il decreto legge è stato approvato al Senato con 151 voti favorevoli, 93 contrari e due astenuti


Il decreto legge Milleproroghe è stato approvato al Senato con 151 voti favorevoli, 93 contrari e due astenuti. Il provvedimento, convertito dal Senato dopo il passaggio alla Camera, ha ottenuto l’ok definitivo.

Queste alcune delle principali misure:

SISMA, FONDI PER IMPRESE COLPITE ANCHE NEL 2019 – In arrivo 5 milioni per il 2019 per le imprese del Centro Italia colpite dal terremoto del 24 agosto 2016. Vengono estesi
anche al prossimo anno i contributi, già previsti dal primo dl terremoto per il 2018 con una dotazione di 13 milioni euro, per quelle imprese del settore turistico, dei servizi connessi, dei pubblici esercizi, del commercio e artigianato, e che svolgono attività agrituristica, che abbiano registrato, nei sei mesi successivi agli eventi sismici, una riduzione del fatturato annuo in misura non inferiore al 30 per cento rispetto a quello calcolato sulla media del medesimo periodo del triennio precedente.

ESTESE MISURE SOSTEGNO AL REDDITO LAVORATORI AREE CRISI – Vengono estese per l’anno in corso le misure di sostegno al reddito per i lavoratori, previste per le aree di crisi
complessa, anche alle imprese che operano nelle aree interessate dagli accordi di programma per la reindustrializzazione delle aree di crisi.

BANCHE, OK RIMBORSI RAPIDI PER RISPARMIATORI – In arrivo una prima tranche di rimborsi per i risparmiatori vittime delle crisi bancarie. Potranno accedere alla procedura di ristoro accelerata i risparmiatori già destinatari di pronuncia favorevole adottata dall’Arbitro per le controversie finanziarie nonché quelli i cui ricorsi già presentati saranno decisi con pronuncia favorevole entro il 30 novembre 2018 dallo stesso Arbitro. Si potrà avanzare richiesta alla Consob per ottenere tempestivamente l’erogazione di un rimborso pari al 30% e con il limite massimo di 100 mila euro dell’importo liquidato. Le modalità per presentare le richieste saranno stabilite dalla Consob entro 15 giorni dalla data di entrata in vigore della norma e pubblicate sul sito Internet dell’Autorità. L’accelerazione dei rimborsi è legata alla necessità di risarcire tempestivamente almeno una parte del dovuto ai risparmiatori visto che viene ulteriormente prorogato al 31 gennaio 2019 il termine per adottare il decreto del presidente del Consiglio che stabilisce i requisiti, le modalità e le condizioni di accesso al Fondo di ristoro finanziario, con una dotazione di 25 milioni di euro per ciascuno degli anni 2018, 2019, 2020 e 2021, previsto dalla legge di bilancio.

BANDO PERIFERIE, BLOCCATI 1,6 MLD DI FONDI – Il decreto differisce al 2020 (sospendendo la misura per il 2019) l’efficacia delle convenzioni sottoscritte dal governo Gentiloni con 96 sindaci di capoluoghi e Città metropolitane per un investimento complessivo di 1 miliardo e 600 milioni. Dopo la protesta dei sindaci, il premier Conte ha raggiunto un accordo con l’Anci per salvaguardare i progetti già in fase esecutiva: “La soluzione che intendiamo adottare – ha detto Conte – è quella di inserire nel primo decreto utile (successivo alla conversione del Milleproroghe) una norma che di fatto dia la possibilità di recuperare la realizzabilità dei progetti già in fase avanzata”.

VACCINI, RESTA AUTOCERTIFICAZIONE FINO A MARZO 2019 – Il testo stabilisce che per l’anno scolastico in corso resterà valida l’autocertificazione per la frequenza scolastica per
materne e asili nido fino al 10 marzo 2019. La nuova norma dà forza di legge alla circolare Grillo-Bussetti bocciata dai presidi perché non sufficiente a superare le disposizioni (e gli obblighi) del decreto Lorenzin. La validità dell’autocertificazione per le vaccinazioni viene quindi prorogata all’anno scolastico 2018/2019 e al calendario dei servizi educativi per l’infanzia e dei corsi per i centri di formazione professionale regionale 2018/2019 per agevolare la frequenza scolastica dei minori. La documentazione comprovante l’effettuazione delle vaccinazioni obbligatorie dovrà essere presentata entro il 10 marzo 2019.

TEST INVALSI NON PIU’ VINCOLANTI PER MATURITA’ – Rinviato al 1 settembre 2019 l’obbligo suI test Invalsi in quinta superiore che da quest’anno doveva diventare requisito indispensabile per essere ammessi all’esame di Maturità. Il provvedimento non sopprime i test nell’ultimo anno delle scuole superiori ma fa sì che la prova non sia requisito – fino all’anno scolastico 2019-2020 e dunque alla maturità del 2020 – per l’accesso all’esame di Stato. Dunque, le prove si faranno, ma saranno non vincolanti ai fini dell’esame di Stato. Novità in arrivo anche sul fronte dell’alternanza scuola lavoro che si farà ma non sarà requisito per l’accesso alla maturità.

STOP NORMA SALVA PRECARI SCUOLA – Confermata la soppressione della norma che prevede l’inserimento “nella fascia aggiuntiva” delle graduatorie a esaurimento per gli insegnanti abilitati entro l’anno scolastico 2017/2018 e per coloro che hanno diplomi magistrali ante 2001/2002 o diploma tecnico. La disposizione, inserita in prima lettura al Senato, avrebbe consentito l’inserimento dei docenti che hanno conseguito l’abilitazione entro l’anno accademico 2017/2018 e dei docenti in possesso di diploma magistrale o d’insegnamento tecnico-professionale conseguito entro l’anno scolastico 2001/2002 nella fascia aggiuntiva, riaprendo così le graduatorie a esaurimento.

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