Ocse, Gurria: “Riorientare politiche fiscali Ue su crescita”

“Bene Qe, ma Europa in ritardo di 2-3 anni”

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“In Europa bisogna riorientare le politiche fiscali verso la crescita, non solo verso il consolidamento, anche perché gli aggiustamenti fiscali per quanto benvenuti non sono avvenuti e per ridurre il rapporto debito/pil bisogna agire sul denominatore, quindi sulla crescita”. Lo dice il segretario generale Ocse, Angel Gurria, aggiungendo un monito: “Il prolungamento dei tempi per rispettare gli obiettivi mina la credibilità che è erosa se alcuni paesi ottengono ripetute eccezioni alle regole”. Il segretario generale dell’Ocse” ringrazia i banchieri centrali per le politiche monetarie che hanno fatto sì che le economie non affondassero ancora di più”. Nel suo intervento al Parlamento europeo Gurria cita il Qe di Mario Draghi ma osserva che “i banchieri possono solo farci guadagnare tempo mentre le politiche per la crescita e l’occupazione non le fanno le banche ma i governi”. Ed osserva che “in Europa si sono persi 2-3 anni per rispondere alla crisi ed il Qe arriva solo ora”.

 

 

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