Prezzo del libro. Legge Levi, Franceschini risponde alle associazioni

“Di vitale importanza – scrive il ministro – superarne le difficoltà di applicazione”

Il superamento delle difficoltà di applicazione della legge Levi, che regolamenta sconti e promozioni sui libri, “è di vitale importanza per la sopravvivenza delle librerie indipendenti e di vicinato e per la conservazione dei posti di lavoro di tutta la filiera”.

A scriverlo è il ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini, in risposta alla lettera congiunta con cui i librai, gli editori indipendenti e le cooperative chiedevano una revisione ‘alla francese’ della Levi, per ridurre dal 15 al 5% lo sconto massimo applicabile al prezzo di copertina prevedendo, al contempo, agevolazioni fiscali per gli acquisti.

Nella sua replica alle associazioni firmatarie – SIL Confesercenti, ODEI, Alleanza per le Cooperative e Librerie indipendenti milanesi – il ministro ha rappresentato i possibili ostacoli, ma ha comunque assicurato che “da parte del MiBACT si continuerà a seguire con disponibilità ed attenzione la questione”.

“Ringraziamo il Ministro per aver dimostrato, ancora una volta, sensibilità nei confronti di un tema di cruciale importanza non solo per la sopravvivenza delle librerie e degli editori indipendenti, ma per tutta la filiera del libro”, spiega Cristina Giussani, Presidente del Sindacato Italiano Librai (SIL) Confesercenti. “Da parte nostra ribadiamo la disponibilità ad un confronto allargato, che coinvolga istituzioni, editori, librerie e consumatori per mettere a punto un intervento di revisione che tuteli il valore del mercato librario nell’interesse di tutti”.

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