Rete Imprese Italia: bene passaggio da industria 4.0 a impresa 4.0

La Presidente Portavoce De Luise a Torino: mettere in condizione tutte le imprese di lavorare e di innovare

“Il nostro paese è costituito principalmente da piccole e medie imprese, oltre 4 milioni di MPMI, per questo è stato importante passare da industria 4.0 a impresa 4.0”.

Con queste parole la Presidente portavoce di Rete Imprese Italia e Presidente di Confesercenti, Patrizia de Luise, è intervenuta a Torino alla presentazione dei risultati 2017 del piano nazionale Impresa 4.0.

“Abbiamo necessità di coinvolgere tutte le imprese se vogliamo agganciare la ripresa e garantire occupazione a tutti. Qui sta l’innovazione – ha aggiunto de Luise. È fondamentale passare dall’enunciazione ad una declinazione di interventi che consentano di portare innovazione nel mondo delle MPMI.  Queste imprese riescono a far convivere l’innovazione tecnologica con la capacità di realizzare un prodotto artigianale, un valore aggiunto fondamentale per il nostro Paese”.

“Le micro, piccole e medie imprese, spalmate su tutto territorio urbano, vanno valorizzate per rendere competitivo non solo il tessuto imprenditoriale, ma la realtà in cui operano. E questo lo si riesce a fare solo attraverso processi di sburocratizazione e investendo nella formazione, fondamentale non solo per i lavoratori ma anche per titolari stessi di impresa”.

“Questo tenendo conto – ha sottolineato la presidente di turno di Rete Imprese Italia – che il lavoratore spesso è anche il titolare d’impresa. E questo mi porta a fare una riflessione sull’occupazione: siamo tutti preoccupati dell’innovazione che avanza, ma la paura non deve bloccare i processi. Nelle MPMI l’elemento umano è fondamentale e quindi  un progetto d’innovazione d’impresa non può prescindere dal lavoratore e dal qualificare l’attività lavorativa”.

“Occorre dunque – ha concluso De Luise – mettere in condizione le imprese di lavorare e di innovare: ma se le imprese non conoscono le regole del gioco non possono farlo. E  se non si salvaguardano le imprese non si garantisce l’occupazione, alla base della tenuta sociale di un paese. Quindi dobbiamo mettere le imprese in condizione di lavorare, progredire e reggere la concorrenza con gli altri Paesi. Solo così si crea futuro”.

Ad aprire la giornata il Ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan.

Il dibattito è stato, poi, affidato, al Presidente dell’Istat Giorgio Alleva, ai Rettori del Politecnico di Torino Prof. Marco Gilli e dell’Università degli Studi di Torino Prof. Gianmaria Ajani e della Presidente della Fondazione ITS ICT Torino Anna Maria Poggi.

A discutere risultati e prospettive del Piano con De Luise, il Presidente di Confindustria Vincenzo Boccia, i Segretari Generali della Cgil Susanna Camusso e della Uil Carmelo Barbagallo e Angelo Emilio Colombini, Segretario Confederale Cisl.

Hanno concluso la giornata gli interventi del Ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda e del Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni.

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