Rete Imprese Italia: “Senza impresa non c’è Italia. Riprendiamoci il futuro”. Manifestazione a Roma il 18 febbraio

Venturi: “Serve svolta urgente di politica economica”. Bussoni: “Occasione storica”

“Rete Imprese Italia lancia una grande mobilitazione nel Paese, per chiedere con forza a Governo e Parlamento una svolta urgente di politica economica. La crisi, la crescita allarmante della disoccupazione e una pressione fiscale, locale e nazionale, che anche nel 2014 rimarrà a livelli intollerabili, rischiano di prolungare i loro effetti sulle imprese, già stremate da forti difficoltà, e provocare un ulteriore impoverimento delle famiglie.” Lo annuncia il presidente portavoce di turno di Rete Imprese Italia, Marco Venturi.

Il tempo delle attese è finito. Rete Imprese Italia ha scelto di convocare per il 18 febbraio una grande manifestazione a Roma per chiedere un deciso cambio di rotta. Il mondo dell’impresa diffusa, dell’artigianato e del terziario di mercato rappresenta il tessuto produttivo dell’Italia. Dal futuro di questo sistema di imprese dipende il futuro del Paese. Per questo, le imprese vogliono esprimere il profondo disagio per le condizioni di pesante incertezza in cui sono costrette ad operare ma anche avanzare concrete proposte di rapida attuazione che possano evitare il declino economico e ripristinare un clima più positivo e di maggior fiducia nel futuro.

“Senza l’impresa non c’è Italia. Riprendiamoci il futuro” è lo slogan della manifestazione che vedrà giungere a Roma da ogni parte d’Italia le molte rappresentanze di imprenditori di Casartigiani, CNA, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti. Nell’occasione sarà presentato un manifesto con le proposte e le richieste di Rete Imprese Italia per un reale cambiamento economico e sociale.
”Vogliamo chiedere con forza a Governo e Parlamento una svolta urgente di politica economica. La crisi, la crescita allarmante della disoccupazione e una pressione fiscale, locale e nazionale, che anche nel 2014 rimarrà a livelli intollerabili, rischiano di prolungare i loro effetti sulle imprese, già stremate da forti difficoltà, e provocare un ulteriore impoverimento delle famiglie” – dice il presidente portavoce di turno di Rete Imprese Italia, Marco Venturi.
”E’ un’occasione storica. La risposta dalle province è stata molto importante – dice Mauro Bussoni, segretario generale di Confesercenti – da alcuni aree, del Nord in particolare, gli imprenditori arriveranno in migliaia”. ”Ma la nostra manifestazione è pacifica – dice Bussoni – e ha un taglio positivo, è di protesta ma anche di proposta. Vogliamo continuare a dare il contributo per far ripartire questo paese, ma ci devono mettere in condizioni di farlo”. Le Pmi vogliono spazzare via ”vincoli e costi che pesano sul lavoro per poter assumere i giovani”, vogliono che le banche ricomincino a investire sull’economia reale, che lo Stato paghi i suoi debiti alle imprese. E non possono più aspettare. Come dice uno degli slogan del 18: ”chiediamo al governo e alla politica fatti concreti. Subito”.

 

 

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