Riunita la Presidenza Faib, preoccupazione per l’entrata in vigore dell’obbligo della fatturazione elettronica.

 Proteste in arrivo sulla rete in assenza di segnali operativi certi e/o di uno slittamento di almeno sei mesi.


La Presidenza Nazionale Faib
riunita a Roma l’8 maggio us presso la Confesercenti Nazionale, ha discusso dei vari punti all’ordine del giorno.

La discussione si è incentrata sugli adempimenti collegati all’emissione obbligatoria della fattura elettronica, svolgendo una disamina di tutte le operazioni collegate a questo nuovo obbligo a partire dalla sua generazione, emissione e trasmissione telematica e agli aspetti collegati alla conservazione del documento.

Nella relazione introduttiva, sia il presidente Landi che il Direttore Pergamo, hanno informato i componenti della Presidenza della recente circolare 8 e del relativo provvedimento esplicativo emanati dall’Agenzia delle Entrate a chiarimento di ulteriori aspetti critici sollevati dalle tre Federazioni in occasione degli incontri svolti sia con il vice Ministro Casero che con i tecnici dell’Agenzia delle Entrate che con la Guardia di Finanza. Particolare soddisfazione è stata espressa in merito all’allargamento del concetto di credito di imposta allargato alle carte di debito e prepagate oltre che a quelle di credito per i costi sostenuti per le commissioni pagate al sistema bancario sulla moneta elettronica. A questo proposito resta fermo l’impegno di far ricomprendere in questo contesto anche tutte le carte petrolifere.

La Presidenza ha svolto un’ analisi articolata ed approfondita di tutte le casistiche che si potrebbero riscontrare sulla rete in previsione dell’entrata in vigore della norma. Attualmente la situazione appare molto diversificata sul territorio, sia in riferimento alle compagnie che ai proprietari privati, che alla distribuzione degli impianti. Persiste una rete di piccoli impianti a basso erogato, con gestioni di carattere marginale in aree disagiate. Verso questa complessa realtà la Presidenza ha espresso forti preoccupazioni in ordine alla verifica dell’affidabilità del sistema messo a disposizione dagli uffici. Per questo la Presidenza ha chiesto un ulteriore approfondimento di tutti i passaggi utili per generare, emettere, inviare, trasmettere, registrare e conservare la fattura elettronica. Anche in questa ottica, sono state esaminate alcune proposte giunte alla Faib di collaborazione con aziende altamente qualificate, leader in questo settore che potrebbero mettere a disposizione dei gestori associati tutte le loro competenze per rispondere alle singole necessità che si potrebbero verificare, per rendere meno oneroso sotto l’aspetto operativo tale obbligo. La Presidenza ha quindi dato mandato al Presidente e al Direttore di monitorare l’andamento del tavolo tecnico ministeriale e dell’Agenzia delle Entrate e di valutare tutte le soluzioni tecniche adeguate a supportare le esigenze operative di tutti.

La Presidenza, infine, pur apprezzando il lavoro svolto dalle Federazioni, sia verso il Governo che verso gli uffici tecnici dell’Agenzia delle Entrate, ha ribadito la necessità che il nuovo obbligo sia a generazione automatica e che il tutto debba essere previsto senza ulteriori oneri per i gestori e implementato con i tempi necessari. In questo senso ha invitato il gruppo di lavoro incaricato di seguire la materia a mantenere ferma la decisione, già deliberata, di richiedere il rinvio di tale scadenza di almeno sei mesi, visto che a poco più di un mese e mezzo non sono ancora disponibili i sistemi che gli uffici metteranno a disposizione dei gestori gratuitamente per assolvere al nuovo obbligo. In mancanza di ciò occorre anche, in via subordinata, prevedere per almeno 6 mesi un doppio regime: quello attuale e/o quello elettronico. Su questa linea ha deliberato di richiedere a Confesercenti nazionale una decisa presa di posizione, avanzando ufficialmente le richieste qui richiamate delle categorie coinvolte- non solo i gestori carburanti, ma anche agenti di commercio e titolari di partita iva.

L’organismo rappresentativo della Federazione ha poi aggiornato i partecipanti sul confronto con UP per la proposta di Contratto di Commissione per la rete ordinaria e autostradale. Il Presidente ha segnalato che, a seguito delle numerose verifiche in sede di Unione Petrolifera, persistono ancora alcune divergenze soprattutto sul segmento autostradale, che presenta peculiarità normative e di mercato del tutto diverse da quelle della rete ordinaria. L’auspicio è che, ferme le richieste della categoria, si riesca a sciogliere i nodi nel prossimo incontro già calendarizzato per martedì 15. Tali nodi ancora frenano la formulazione della nuova tipologia e rischiano di bloccare un importane innovazione attesa da tutti gli operatori della rete. In questo senso, la Presidenza ha espresso l’auspicio che, qualora sul segmento autostradale permangano difformità di vedute si possa, dopo un ulteriore approfondimento del confronto, tipizzare e depositare al Ministero il Contratto di Commissione anche solo per la rete ordinaria. In alternativa si bloccherebbe una importante opportunità per tutta la distribuzione carburanti italiana e la responsabilità non sarebbe di certo della rappresentanza dei gestori.

Inoltre è stato fatto il punto sulle relazioni industriali verso compagnie e retisti.

Sulla vertenza Esso, il Presidente ha informato la Presidenza che a seguito del pronunciamento del collegio giudicante del tribunale di Roma, tantissimi gestori di Petrolifera Adriatica, Amegas e Retitalia, assistiti dai rispettivi territori, si sono organizzati per promuovere vertenze individuali, convinti che la politica aziendale sia illegale, prevaricante e lesiva degli interessi di ciascuno. Appare sempre più evidente, anche nel dibattito pubblico, che le pretese delle aziende menzionate oltre che fuori dagli Accordi si pongono contro le norme speciali di settore e del codice civile, connotate anche da pressioni indebite, ritorsioni, atteggiamenti minacciosi, con pregiudizi economici e perdita di qualsiasi forma di garanzia. All’unanimità è stato deciso di dare il massimo sostegno ai gestori interessati approvando una mozione che impegna tutta la Faib a promuovere iniziative a supporto dei gestori resistenti.

Il dibattito si è poi incentrato sugli sviluppi industriali del nuovo gruppo appena costituito “Italiana Petroli” a seguito della fusione per integrazione di Total-Erg in Api-Ip. Preoccupa e molto la nuova realtà industriale, la politica di integrazione dei marchi e della rete, la politica di gestione ordinaria dell’applicazione degli accordi ancora in vigore e di quelli già scaduti, sia sul segmento rete ordinaria che autostradale, che occorre portare a rinnovo. Gravano sul confronto in essere le numerose criticità che ancora permangono e che rischiano di sfociare in un contenzioso durissimo. A tutt’oggi, infatti, il nuovo gruppo dichiara nei fatti di non essere pronto a recepire le richieste, doverosamente dettagliate e documentate delle Associazioni, in relazione alle troppe e diffuse sofferenze economiche delle gestioni.

Una nota positiva viene registrata dalla Presidenza sull’avvio delle trattative con il nuovo gruppo EG, subentrato alla Esso italiana su oltre 1200 impianti. Con Eg si è avviato un confronto al quale Faib, Figisc e Fegica si sono approcciate con atteggiamento serio, responsabile e costruttivo per il rinnovo dell’accordo in essere ereditato dalla Esso. Al momento le posizioni di disponibilità al confronto non possono nascondere che le condizioni di partenza risultano distanti.

Infine, la Presidenza è stata informata sul lavoro svolto dalla Commissione dei Saggi che ha avviato i colloqui con i responsabili territoriali del centro nord in previsione dell’Assemblea elettiva di Faib che si terrà nella seconda metà del 2018. L’attività della Commissione proseguirà e una volta terminato il giro di ascolto con tutte le realtà regionali, riferirà agli organismi statutari l’esito del confronto che dovrebbe concludersi con un ampio rinnovamento del gruppo dirigente e del Presidente nazionale.

 

 

Condividi