Sanità: il vademecum per le detrazioni fiscali

Sono 720 milioni i dati delle spese sanitarie sostenute dai cittadini nel periodo d’imposta 2017

Tra le numerose detrazioni previste dalla normativa fiscale italiana, quella delle spese sanitarie rappresenta la tipologia più richiesta.

Dalle prestazioni specialistiche, alle analisi e ricoveri, dall’acquisto di alimenti speciali e di prodotti omeopatici, alle sedute di fisioterapia fino ai medicinali acquistati all’estero.

L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato la guidaLe agevolazioni fiscali sulle spese sanitarie” con tutte le novità introdotte per il 2018, che contiene le detrazioni fiscali che è possibile richiedere a partire dalle dichiarazioni dei redditi del 2019”.

“Per avere un’idea di quanto la voce ”spese sanitarie” sia presente nella dichiarazione dei redditi – sottolinea l’Agenzia delle Entrate – basta osservare i recenti dati inseriti nella dichiarazione precompilata 2018: sono 720 milioni i dati delle spese sanitarie sostenute dai cittadini nel periodo d”imposta 2017 e comunicati al Fisco da farmacie, studi medici, cliniche, ospedali”.

“Nella maggior parte dei casi – si legge nella guida – per le spese sanitarie è riconosciuta una detrazione dall’Irpef di una percentuale della spesa sostenuta (19%) per la parte eccedente l”importo di 129,11 euro (la cosiddetta franchigia) In alcune situazioni, invece della detrazione dall’imposta lorda, si può usufruire di una deduzione dal reddito complessivo”.

 Spese per le quali si ha diritto alla detrazione Irpef (19%) sono quelle relative a:

  • prestazioni rese da un medico generico (incluse quelle di medicina omeopatica);
  • acquisto di medicinali (anche omeopatici) da banco o con ricetta medica;
  • acquisto di alimenti a fini medici speciali, con esclusione di quelli destinati ai lattanti;
  • prestazioni specialistiche;
  • analisi, indagini radioscopiche, ricerche e applicazioni, terapie;
  • prestazioni chirurgiche;
  • ricoveri per degenze o collegati a interventi chirurgici;
  • trapianto di organi;
  • cure termali (escluse le spese di viaggio e soggiorno);
  • acquisto o affitto di dispositivi medici e attrezzature sanitarie (comprese le protesi).

“Inoltre, sono detraibili – riporta la guida delle Entrate – nella stessa misura del 19%, le seguenti spese di assistenza specifica:

  • assistenza infermieristica e riabilitativa (per esempio, fisioterapia, kinesiterapia, laserterapia, eccetera);
  • prestazioni rese da personale in possesso della qualifica professionale di addetto all’assistenza di base o di operatore tecnico assistenziale esclusivamente dedicato all’assistenza diretta della persona;
  • prestazioni rese da personale di coordinamento delle attività assistenziali di nucleo;
  • prestazioni rese da personale con la qualifica di educatore professionale; quelle rese da personale qualificato addetto ad attività di animazione e di terapia occupazionale”.

Il vademecum evidenzia le diverse tipologie che è possibile riportare nella propria dichiarazione dei redditi (modello 730 o Redditi Pf).Per ciascuna di esse sono specificati tutti i documenti che è necessario esibire all’intermediario che predispone e invia la dichiarazione o che devono essere conservati per eventuali controlli dell’Agenzia.

Un capitolo della guida è dedicato alle spese mediche generiche e a quelle di assistenza specifica, necessarie nei casi di grave e permanente invalidità o menomazione, sostenute dalle persone con disabilità.

Clicca qui per visualizzare la guida alle spese sanitarie

Condividi