Ue: bene riforme Italia, ma rispetti impegni

Bce: “Finora l’Italia non ha fatto tangibili progressi sul deficit”

La Commissione europea interviene sulle misure italiane: la Commissione, ha detto il portavoce del Commissario Olli Rehn, “accoglie positivamente l’intenzione di ridurre il cuneo fiscale tramite risorse ottenute dalla spending review. Ma ricordiamo l’impegno dell’Italia a rispettare il Patto di stabilità e di crescita”.

“Finora l’Italia non ha fatto tangibili progressi rispetto alla raccomandazione della Commissione Ue” di far scendere il deficit, rimasto al 3% nel 2013 contro il 2,6% raccomandato dall’Europa”. Scrive invece la Bce, chiedendo che Roma faccia “i passi necessari” per rientrare nel deficit e assicuri che il debito sia messo “in traiettoria discendente”.

L’Eurotower, come si legge nel bollettino mensile, ha rivisto lievemente in meglio le stime di crescita dell’Eurozona, portandole a 1,2% per il 2014, a 1,5% per il 2015 e 1,8% per l’anno successivo. Le stime di tre mesi fa indicavano un Pil in crescita all’1,1% quest’anno e all’1,5% il prossimo.

La Bce si attende che l’inflazione dell’area dell’euro “nei prossimi mesi si attesti in prossimità dei livelli attuali”, per aumentare gradualmente verso il 2% nel medio-lungo termine. Nel bollettino mensile, la Bce dice di essere “fermamente determinata” a mantenere i tassi bassi e ad intervenire ulteriormente se necessario. La Banca centrale europea ha limato la sua stima per l’inflazione in Eurolandia nel 2014, attesa all’1%. Le stime danno un 1,3% per il 2015 e, estendendosi per la prima volta fino all’anno successivo, un 1,5% per il 2016. Le stime precedenti indicavano 1,1% per il 2014 e 1,3% per il 2015.

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