“Un’Amatriciana per Amatrice”: la settimana di solidarietà

A partire da oggi e fino al 18 settembre, centinaia ristoranti in tutta Italia offriranno nel loro menu una Amatriciana per la ricostruzione.

25-locandina amatricianaInizia oggi “Un’Amatriciana per Amatrice” (#UnAmatricianaPerAmatrice), l’iniziativa di solidarietà dei ristoratori a favore delle imprese delle zone colpite dal sisma. A partire da oggi e fino al 18 settembre, centinaia ristoranti in tutta Italia offriranno nel loro menu, in un giorno a loro discrezione, una amatriciana per la ricostruzione. Tutti i clienti che ordineranno il piatto, contribuiranno indirettamente a sostenere la ripartenza delle imprese delle zone colpite: l’importo pagato, infatti, verrà devoluto interamente dai ristoratori in un fondo Confesercenti (IBAN IT 23A 03127 03200 000000015000) finalizzato alla ricostruzione e al sostegno delle attività della ristorazione, del commercio e della ricettività dei comuni di Amatrice, Accumoli, Arquata del Tronto e Pescara del Tronto.

Il progetto di solidarietà Un’Amatriciana per Amatrice è promosso dagli imprenditori di Confesercenti in collaborazione con l’Associazione Nazionale Città del Vino, che riunisce i 450 comuni a vocazione enogastronomica del nostro Paese, per dare un contributo concreto alla ripartenza delle attività del territorio colpito dal sisma, dalle cui tradizioni è nato uno dei piatti più noti e rappresentativi della cultura e sapienza enogastronomica italiana. Finora hanno aderito oltre 350 ristoranti in Italia e anche dall’estero: dal Messico, dal Principato di Monaco, dal Brasile e dagli Usa. Le adesioni sono aperte fino al 18 settembre. Per registrare il proprio ristorante e per consultare la lista delle imprese che hanno già aderito è sufficiente visitare il sito www.unamatricianaperamatrice.it.

“Il sisma ha colpito oltre 500 imprese tra ristoranti, attività commerciali e ricettive. Spesso piccole e medie imprese storiche, di assoluta rilevanza culturale: la pasta all’amatriciana non è solo il simbolo di Amatrice, ma uno dei piatti più popolari al mondo, che è nato proprio dal saper fare secolare di questo territorio”, spiega Massimo Vivoli, Presidente di Confesercenti Nazionale. “Per questo, insieme a Città del Vino, abbiamo ritenuto che ben rappresentasse lo spirito del progetto, che vuole affiancarsi alle tante iniziative di solidarietà arrivate da tutto il mondo, dando un contributo mirato al sostegno degli imprenditori dei comuni colpiti e alla tutela delle tradizioni di cui sono interpreti”.

“Siamo vicini agli abitanti di Amatrice, Accumoli, Arquata del Tronto, Pescara del Tronto e delle altre zone colpite dal sisma – commenta il presidente di Città del Vino, Floriano Zambon. Insieme a Confesercenti stiamo organizzando questa iniziativa di raccolta fondi, attraverso una ricetta simbolo del made in Italy: l’Amatriciana, un piatto famoso in tutto il mondo, fortemente identitario, capace di esprimere la cultura di un territorio con la stessa forza evocativa di un vino. L’obiettivo è di sviluppare un progetto nel campo della ristorazione e della gastronomia per ricreare occupazione e dare speranza alla popolazione dei territori colpiti, partendo dall’esperienza positiva del polo agroalimentare del Parco del Gran Sasso, che aveva sede proprio ad Amatrice”.

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