Padova: che aria tira? Le priorità degli imprenditori padovani

Evitare l’aumento delle aliquote IVA è la priorità per gli imprenditori padovani

Sono tanti i temi che il governo deve affrontare in questa fine estate alla ripresa dei lavori dopo le ferie. Tra questi quali sono le priorità secondo i commercianti Padovani? A chiederlo l’Osservatorio Economico della Confesercenti Patavina con un questionario on-line a cui hanno risposto quasi 500 imprenditori.

I temi proposti erano 6: la modifica della legge Fornero sulle pensioni, l’alleggerimento della pressione fiscale con l’introduzione della flax tax, l’introduzione del reddito di cittadinanza, la nuova legge sulla legittima difesa, il blocco dell’aumento delle aliquote IVA e una nuova stretta sui migranti. Si chiedeva di dare al massimo due priorità, quelle ritenute più urgenti ed importanti. Nel totale delle risposte la priorità principalmente indicata è quella di evitare l’aumento delle aliquote Iva dal 10 al 12% e dal 22 al 25%. Con una percentuale di risposte pari al 33,77%. Seguita con il 24,94% delle risposte dalla riduzione delle tasse con l’introduzione della FLAX TAX e quindi della Legge Fornero sulle pensioni con il 18,96%. Seguono a distanza con il 10,39% una nuova legge sulla legittima difesa, una nuova stretta sui migranti con il 7,53% e, fanalino di coda, il reddito di cittadinanza con il 4,42%. Non hanno dubbi gli imprenditori padovani: le priorità sono le scelte economiche. Un aumento delle aliquote Iva quella ordinaria dal 22 al 25% in due anni comporterebbe un incremento di tasse a carico dei consumi nella nostra provincia non inferiore ai 200 milioni di cui non meno della metà per le solo vendite al dettaglio.

Una eventualità di questo tipo sarebbe una catastrofe per la rete distributiva esistente, incentiverebbe l’evasione e creerebbe un danno irreparabile per l’intero tessuto economico del territorio. Al pari la necessità di un intervento idoneo a ridurre la pressione fiscale a carico delle imprese diventa la seconda delle priorità indicate.Un eventuale sistema di semplificazione delle modalità di calcolo delle imposte, accompagnato da alcune certezze su quanto si pagherà di imposte, è una delle richieste che da sempre il mondo delle PMI sta portando avanti. Una riforma previdenziale che cerchi di sbloccare l’età pensionabile che oggi limita il turn over nelle aziende sia tra i titolari nelle aziende familiari che tra i dipendenti nelle altre aziende viene vista come uno strumento che può dare un incentivo al rilancio economico territoriale.

Non va sottovalutata l’attenzione dei nostri imprenditori verso i problemi della sicurezza e dell’immigrazione. Sicuramente non sono tra le priorità ma vengono comunque segnalati  come problematiche a cui prestare attenzione. Va anche aggiunto, che probabilmente, le politiche di contenimento degli arrivi e l’impostazione che si sta dando oggi al sistema di accoglienza, stanno dando qualche risposta ai nostri imprenditori. Assolutamente non prioritario il tema del reddito di cittadinanza , indicato solo dal 4,42% delle risposte.

“Il nostro è un sistema di piccole imprese – dichiara Rossi – che sa seguire con attenzione le problematiche del momento. Non si fa trascinare da facili risposte ma sa che i risultati si possono ottenere solo con impegno lavoro e concretezza. È sicuramente una sorpresa scoprire che il tema più importante non è quello della sicurezza (come sempre avveniva fino a qualche anno fa) ma che le priorità sono le scelte economiche di questo governo. Mi auguro che si vada fino in fondo con le riforme di natura economica, che si eviti di aumentare le aliquote dell’Iva e che si semplifichi il sistema fiscale e burocratico”.

Come al solito dobbiamo aggiungere e chiedere a questo Governo anche altre tematiche importanti:

– La regolamentazione fiscale e amministrativa delle vendite on line
– L’obbligo di requisiti professionali per chi vuole esercitare le attività commerciali (non solo alimentari)
– La restituzione alle regioni della competenza in materia di orari dei negozi

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