Confesercenti Arezzo e Confcommercio: Dubbi delle associazioni del commercio sulla variante via Romana per un nuovo supermercato

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Confesercenti e Confcommercio perplesse per la nuova scelta dell’amministrazione comunale

Una nuova variante per dare il via libera alla realizzazione di un nuovo supermercato in città preoccupa le associazioni di categoria del commercio. Confcommercio e Confesercenti Arezzo  esprimono dubbi sull’ennesima scelta con la quale l’amministrazione intende recuperare uno stabile abbandonato in via Romana, approvando una variante che trasformerà l’area da produttiva a commerciale.

Le associazioni di categoria si dichiarano “rammaricate dal fatto che la riqualificazione delle aree ex produttive ad Arezzo sembra dover passare solo e soltanto dal cambio di destinazione d’uso. In un periodo storico caratterizzato dal calo dei consumi, continuare a pensare di poter riqualificare e valorizzare strutture e aree attraverso la realizzazione di medie strutture di vendita rappresenta un pericolo per la sopravvivenza di molte realtà commerciali già esistenti. In pochi mesi è la seconda variante approvata dal consiglio comunale che va nella stessa direzione”.

“Ad aprile – ricordano la direttrice di Confesercenti Arezzo Valeria Alvisi e la direttrice aggiunta di Confcommercio Firenze-Arezzo Catiuscia Fei – abbiamo scritto all’amministrazione comunale per esprimere le perplessità relative all’arrivo in città di una nuova realtà commerciale, seppur di medie dimensioni, in un momento caratterizzato da una già alta concorrenza nel settore e da un forte calo dei consumi. Adesso ci troviamo ad affrontare la stessa problematica in un’altra zona della città. In via Romana potrebbe quindi arrivare il supermercato della catena Md, in via del Gavardello era stato annunciato a marchio Lidl, e tali scelte arrivano sempre senza un preventivo confronto con le associazioni di categoria”.

“Confermiamo il nostro rammarico esprimendo forti dubbi sull’ennesima variante che prevede un cambio di destinazione d’uso, che a nostro parere ha già più volte dimostrato i suoi limiti – concludono Catiuscia Fei e Valeria Alvisi – crediamo che la città e il tessuto economico abbiano bisogno di progettualità più innovative, sostenibili, in grado di valorizzare le aree degradate senza mettere in difficoltà le realtà commerciali esistenti. Abbiamo presentato le nostre osservazioni per la variante approvata in via del Gavardello, ora esprimeremo quelle per il progetto di via Romana”.

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