Tari, a Biella rincari fino oltre il 90% per i ristoranti

Confesercenti del Biellese mette in evidenza grossi problemi per alcune delle nostre categorie e l’ennesimo regalo alla grande distribuzione!

Biella2Cosa è successo a Biella? In aprile l’amministrazione uscente, prima delle elezioni amministrative ha deliberato in consiglio comunale la TARI e solo dopo le elezioni, vinte da un nuovo sindaco, sono state spedite le cartelle. La sorpresa, è stata grande, visto che la città di Biella già applicava una tariffa rifiuti e quindi non ci dovevano essere grossi scostamenti dal passato. Invece, abbandonando tutti i correttivi in precedenza apportati, come consentito dalle norme legislative in materia, si è tornati indietro di anni, applicando le tabelle ministeriali del 1999, ignorando che in quello stesso momento il legislatore già aveva emanato un decreto legge per porre rimedio a quello che sarebbe successo e, che purtroppo è avvenuto a Biella, applicando quanto previsto dalla legge finanziaria per l’anno 2014 in materia di TARI ( applicazione dei coefficienti del 1999) .

Alleghiamo una tabella (Biella Tari Raffronto 2014 2013) dove si vedono aumenti fino al 90,36% per i ristoranti e sconti per i supermercati del 13,38% e ipermercati che pagano una tariffa inferiore di 1 euro al mq degli stessi supermercati!

Clamoroso, di questi tempi lo sconto agli istituti di credito del 30,66%!!

 Vista la possibilità per i comuni di deliberare in tema di TARI, fino al 30 settembre 2014, noi abbiamo chiesto al comune di rivedere le tariffe, apportando i correttivi ai coefficienti di calcolo , così come previsto dal decreto legge 16 2014, poi convertito in legge il 2/5/2014.

La nuova amministrazione comunale di Biella , che si è trovata con un grosso problema da gestire, non sarebbe dell’idea di rivedere le tariffe per tutte le categorie, per paura di ricorsi, ma sta cercando di trovare delle economie nel piano finanziario della TARI, per creare un fondo da utilizzare per venire incontro a chi ha subito gli aumenti. Vedrete dalla tabella allegata, che si tratterebbe di trovare la bellezza di almeno 650.000,00 euro!

Ringraziamo tutti i colleghi delle Confesercenti di Lombardia e Piemonte, che abbiamo contattato e che ci hanno aiutati con le loro esperienze a formulare delle proposte alla nostra amministrazione comunale e chiediamo ancora se qualche altra sede ha avuto analogo problema e come l’ha risolto, soprattutto per quanto riguarda l’eventuale revoca e nuova deliberazione delle tariffe entro il 30 settembre 2014.

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