Le Associazioni: “Eravamo ben consapevoli che l’iniziativa sarebbe stata un flop: nessuna pubblicità, nessun investimento su eventi di richiamo”
In riferimento all’iniziativa promossa dal Comune di Pescara nella serata il 17 luglio, impropriamente chiamata “Notte Bianca”, la gran parte di negozi ha deciso di restare chiuso con senso di responsabilità verso le imprese e i dipendenti. Eravamo infatti ben consapevoli che l’iniziativa sarebbe stata un flop: nessuna pubblicità, nessun investimento su eventi di richiamo, un video promozionale pubblicato una sola volta sulla pagina Facebook del Comune di Pescara. Era evidente che neppure l’Amministrazione comunale credeva in quel che stava facendo, e le scarse presenze registrate ieri sera dimostrano che avevamo ragione. Per una impresa a conduzione familiare, così come per le attività di più ampio respiro, aprire la sera vuol dire investire in straordinari e spese aggiuntive, e di fronte ad un evento così male organizzato sarebbe stato antieconomico, come i pochi colleghi che hanno deciso di restare aperti hanno potuto testimoniare.
La scelta di escludere arterie strategiche come Corso Vittorio Emanuele e Piazza Muzii, assieme alla decisione di non agevolare neppure l’accesso al centro con navette o strumenti simili, amplifica il nostro profondo disagio nei confronti di scelte mai condivise con i commercianti e con le associazioni di categoria. Smentiamo ogni condivisione di questo evento con le associazioni di categoria: condivisione non vuol dire informare unilateralmente di una volontà della giunta, vuol dire essere disponibili a decidere insieme e accogliere le proposte che arrivano dall’esterno. Questo non è avvenuto, e se per la prima volta Pescara non ha brillato nella Notte Bianca, è per un atteggiamento che deve cambiare al più presto, per il bene del commercio.