Richieste e proposte locali e nazionali per mantenere vive e sicure le Città nella cornice suggestiva e storica della Sala del Consiglio della Camera di Commercio a Palazzo della Mercanzia
Sicurezza, regole, politiche condivise e aiuti nazionali e sostanziali per il commercio e il turismo in difficoltà. Queste le richieste presentate da Confesercenti Bologna nel corso dell’Assemblea Annuale 2025. Svoltesi il 10 novembre 2025 con il titolo COMMERCIO DI VICINATO E ATTIVITÀ TURISTICHE. Richieste e proposte locali e nazionali per mantenere vive e sicure le Città nella cornice suggestiva e storica della Sala del Consiglio della Camera di Commercio a Palazzo della Mercanzia a Bologna, le assise Confesercenti sono state segnate da tre momenti importanti: l’intervento di Nico Gronchi, neo Presidente nazionale Confesercenti, ad una delle sue prime uscite territoriali, la presentazione della ricerca Commercio e Turismo nell’Area Metropolitana Bolognese: I Numeri di oggi e le prospettive future, curata, realizzata ed esposta da Guido Caselli, Direttore del Centro Studi Unioncamere dell’Emilia Romagna, e la partecipazione di Matteo Lepore, Sindaco di Bologna, che ha fatto il punto sullo stato dei lavori nei cantieri del tram e della Garisenda.
Aperta da Loreno Rossi, Direttore di Confesercenti Bologna, l’Assemblea è stata salutata calorosamente da Valerio Veronesi, Presidente della Camera di Commercio in Bologna, che ha sottolineato come negozianti e gestori di pubblici esercizi “a Bologna non vi stancate mai di accontentare il vostro cliente, di offrire lui il miglior servizio possibile”. “Il vostro – ha ribadito Veronesi – è un lavoro difficile e la Camera di Commercio sta sostenendo un progetto di sviluppo dell’Intelligenza Artificiale a sostegno delle piccole e medie imprese, per dare più chances ai negozi di vicinato”.
Realizzata con il contributo di AssiCoop Bologna Metropolitana e BCC EmilBanca, l’Assemblea Annuale 2025 di Confesercenti Bologna si è aperta con l’assunzione di tre adempimenti statutari stabiliti da Confesercenti Nazionale: l’eliminazione limite del numero dei mandati del Presidente, la costituzione del Comitato dei Saggi e l’adesione dei soci alla Confesercenti nazionale oltre che a quella provinciale. L’Assemblea, infine, ha provveduto alla sostituzione di Mauro Mazzocchi, funzionario andato in pensione, da componente dell’Assemblea e da componente il Comitato dei Revisori dei Conti. Al suo posto è stata eletta Enrica Vescogni.
L’Assemblea Annuale 2025 si è chiusa con l’intervento di Massimo Zucchini, Presidente provinciale di Confesercenti Bologna.
“Il commercio – ha ribadito Loreno Rossi, Direttore di Confesercenti Bologna – chiede parità di regole. Sia con le grandi piattaforme del commercio online, sia con i colossi delle distribuzione organizzata. I nostri negozianti sono vessati di media da un 43% di imposte, le piattaforme online ne pagano il 7% e in paradisi fiscali. I negozi di vicinato devono combattere con cantieri come quelli del tram o della Garisenda, con parcheggi a pagamento, furti e rapine. La grande distribuzione, invece, ha parcheggi gratis e locali in sicurezza. Per questo chiediamo che per il commercio ci siano leggi nazionali di supporto, come quelle che aiutano l’agricoltura in caso di calamità naturali, specie quando i cantieri si protraggono per anni e anni. Non bastano i ristori strappati al Comune, oppure quelli ottenuti con i bandi della Camera di Commercio. Un aiuto va dato anche al commercio ambulante che, vessato da costi vertiginosi, ha un’offerta commerciale sempre più povera. Bisogna scongiurare la chiusura dei mercati settimanali. Quindi, ripensare alla destinazione della tassa di soggiorno. È stato calcolato un introito di 22,5 milioni nel biennio 2025-2026, circa 4,5 milioni in più di quanto preventivato. Questo maggiore gettito sia destinato alla promozione turistica di una città che non soffre dell’overtourism e per la riqualificazione del Mercato delle Erbe. Gli affitti brevi hanno aiutato il turismo sotto le Due Torri ed è giusto regolamentarli, ma senza manovre retroattive. Come è giusto assicurare ai pubblici esercizi la dotazione dei dehors, strumento che aiuta le nostre imprese. Un sostegno a loro oggi arriva solo dalle banche di credito cooperativo. Infine, ricordo che Confesercenti Bologna è un’associazione solida, in crescita di fatturato e di soci, pronta alle sfide del futuro e che ha al centro un unico obiettivo: sostenere gli interessi delle piccole e medie imprese del commercio del turismo dei servizi”.
“La nostra Associazione – ha sottolineato Nico Gronchi, Presidente di Confesercenti Nazionale – ha chiesto che l’un per cento della global minimum tax sia destinata ai progetti di rigenerazione urbana e commerciale, come quelli degli Hub Urbani sviluppati qui a Bologna. Abbiamo convinto l’Unione Europea ad istituire per il 2026 la Giornata Europea del Commercio di Prossimità e vorremmo che l’Italia fosse il primo paese ad ospitare una sperimentazione che mette al centro il commercio di vicinato. Bisogna incentivare i giovani a tuffarsi nelle imprese commerciali, liberandoli dai lacci della burocrazia. È una favola quando dicono che in un giorno si può aprire un’azienda. Ci vogliono più risorse per i territori, utili a sostenere le grandi trasformazioni anche nei piccoli centri urbani”.
“I cantieri del tram in centro storico stanno finendo – ha assicurato Matteo Lepore, Sindaco di Bologna – per l’estate 2026 finiamo tutti cantieri delle due linee, tranne l’ultima tratta del Pilastro, sulla quale incombe lo scavalco dell’autostrada. Avvieremo i lavori a prescindere dalla risposta del governo sul Passante. Con i suoi 100mila passeggeri al giorno il tram diventa un grande valore commerciale per le attività produttive. Con la chiusura di alcune vie del centro storico a causa del cantiere Garisenda dovremo ripensare al passaggio dei grandi autobus che ci obbligano a periodiche manutenzioni delle strade. Meglio i tram che viaggiano su rotaia. Con l’avanzo nel bilancio che approviamo in questi giorni ci saranno possibilità per migliorare i bandi e il sostegno alle imprese attorno al cantiere della Garisenda”.
“Dal 2023 il commercio ha indici negativi – ha affermato Claudio Caselli, Direttore del Centro studi di Unioncamere dell’Emilia Romagna – perdono l’alimentare e il non alimentare, crescono gli ipermercati e i supermercati della grande distribuzione. In crescita anche i turisti in città, specie gli stranieri, che scelgono per i 53% di pernottare a Bologna. I settori che hanno creato più occupazione sono l’industria e i servizi. Analizzando i fattori di crisi e di crescita del commercio nella Città Metropolitana di Bologna si scopre che negli ultimi 10 anni hanno chiuso di più i negozi di abbigliamento (-628), i bar (-438), le edicole di giornali (-169) e i frutta e verdura (-103), e hanno aperto i B&B (+485), i ristoranti (+343), i negozi al dettaglio non specializzati (+281) e i servizi alla persona (+196). Altro grande tema è l’invecchiamento. Nel 2050 Bologna avrà 50mila persone in meno in età lavorativa e più di 90mila abitanti oltre i 65 anni. E se l’intelligenza artificiale sarà necessaria, se l’e-commerce venderà efficienza, il negoziante continuerà a vendere fiducia.
L’associazione di categoria deve accompagnare questo nuovo processo, investendo sui negozi-presidio”.
“I nostri soci hanno grandi problemi di utile – ha rivelato Massimo Zucchini, Presidente provinciale di Confesercenti Bologna, chiudendo l’Assemblea – ci sono attività che soffrono e altre che, pur lavorando, non trovano personale. Il turismo va bene, ma siamo legati a eventi che da un momento all’altro possono far sparire tutto. Ma dobbiamo avere un’idea per poter andare avanti e cercare di capire come sopravvivere. Ci aspettiamo più interazione con l’amministrazione comunale. I nostri soci hanno bisogno di avere più certezze e sicurezza”.






