Confesercenti Trentino: torna la Festa di Santa Caterina, si apre il Natale Roveretano

Caterina

Domenica 23 novembre negozi aperti, oltre 120 bancarelle, tanti spettacoli e appuntamenti

Domenica 23 novembre torna a Rovereto la Fiera di Santa Caterina, uno degli appuntamenti più antichi e riconosciuti della città, organizzato da Confesercenti del Trentino e da sempre considerato il momento che segna l’inizio ufficiale del Natale Roveretano e della Vallagarina.

Per tutta la giornata, il borgo di Santa Caterina e il centro storico si trasformeranno in un vivace percorso animato da oltre 120 bancarelle, negozi aperti, esposizioni, musica, spettacoli e iniziative capaci di coinvolgere grandi e piccoli. Profumi, sapori, colori e tradizioni si intrecceranno in un evento che unisce commercio, cultura e socialità, restituendo alla città la sua atmosfera più autentica.

“Ancora una volta – dice Massimiliano Peterlana, presidente di Iniziative Confesercenti – la Fiera conferma la sua capacità di unire generazioni, valorizzare il commercio di prossimità, promuovere il territorio e rafforzare il senso di comunità. Una tradizione che continua a rinnovarsi e che ogni anno accompagna Rovereto verso il periodo più luminoso dell’anno”.

Durante la conferenza stampa sono stati presentati tutti gli appuntamenti della giornata. I più piccoli potranno divertirsi con lo spettacolo dei burattini di Luciano Gottardi, mentre le vie saranno animate dall’esibizione del sax ensemble e della Banda con majorettes di Lizzana. Irrinunciabili come sempre i Marroni di Castione di Fulvio Viesi, insieme alle torte e al vin brulè del gruppo scout e al panettone solidale della Croce Rossa.

Non mancheranno le esposizioni in via Dante con auto e moto d’epoca, vespe vintage, Fiat 500 e bike. A presentare il programma di quest’anno Alessandro Trinco e Ettore Zendri. “Santa Caterina celebrerà anche i 70 anni della FIAT 600 – spiega Ettore Zendra, figura di riferimento in Trentino-Alto Adige per gli appassionati di design e grafica automobilistica – L’iniziativa vuole celebrare un modello che, dal 1955, ha incarnato lo spirito della mobilità italiana, contribuendo allo sviluppo sociale ed economico del Paese”. Ancora, Via Tartarotti ospiterà una vasta area dedicata alle novità automobilistiche delle concessionarie locali. Come da tradizione, ampio spazio sarà riservato alle associazioni di volontariato, cuore pulsante della festa e testimonianza concreta della solidarietà della comunità roveretana.

“La Fiera di Santa Caterina – prosegue Peterlana – è una delle manifestazioni più sentite di Rovereto, perché riesce a coniugare la forza della tradizione con la vitalità del commercio locale. Ogni anno ripartiamo dalle storiche bancarelle che animano il borgo, ma anche da collaborazioni preziose con associazioni, commercianti, operatori e realtà culturali del territorio. Dietro questa giornata c’è un impegno condiviso di Confesercenti del Trentino, Provincia, Comune di Rovereto, Apt Rovereto Vallagarina Monte Baldo, Museo Civico, Strada del Vino e dei Sapori e molte altre realtà. Ogni anno constatiamo come questa manifestazione continui a crescere grazie all’entusiasmo di chi la vive e la sostiene”. E guardando al futuro Peterlana aggiunge: “Con questo spirito di collaborazione vogliamo continuare a valorizzare il commercio di prossimità, che è parte integrante della vitalità del nostro territorio”.

Un forte richiamo alla dimensione sociale arriva da Fabio Moranduzzo, presidente di ANVA Trentino, che pone al centro il valore umano dei mercati. “La Fiera di Santa Caterina ci ricorda quanto i mercati siano parte della nostra cultura, della nostra storia e della nostra economia. Le bancarelle non sono soltanto punti vendita: sono luoghi di relazione, spazi dove si incontrano storie, accenti e tradizioni diverse”. Moranduzzo insistite su un aspetto sempre più prezioso: “Tra i banchi si respira un’umanità che altrove rischiamo di perdere. Si vede il lavoro di chi si alza presto, di chi porta avanti un mestiere antico e sempre attuale. In un’epoca in cui la tecnologia accorcia le distanze ma spesso allontana le persone, il mercato resta un punto fermo: un luogo autentico dove contano la parola data, la fiducia e la relazione diretta”.

Santa Caterina è una festa popolare che porta calore, socialità e senso di comunità. Paolo Preschern, coordinatore di Confesercenti Rovereto, ricorda quanto la Fiera sia legata all’identità roveretana. “Santa Caterina rappresenta da sempre un momento speciale per Rovereto e per tutta la Vallagarina. È la festa che apre l’inverno, ma soprattutto è un punto di incontro tra storia, economia locale e identità collettiva”. Preschern sottolinea come la Fiera mantenga intatto il suo valore anche in un’epoca di grandi trasformazioni: “In un tempo in cui le modalità di acquisto cambiano rapidamente e il digitale sembra prevalere, eventi come questo ci ricordano quanto sia prezioso il commercio di prossimità e quanto siano importanti le relazioni autentiche. “Santa Caterina non è solo una vetrina di prodotti, ma un’esperienza che rafforza il legame con la città e sostiene chi lavora quotidianamente sul territorio. Se ogni anno questa giornata è un successo, lo dobbiamo agli operatori, ai commercianti, ai volontari e a tutte le persone che contribuiscono a mantenere viva questa tradizione”.

Accanto a Confesercenti sono intervenute le istituzioni, condividendo il valore simbolico della Fiera.

Per la Provincia Autonoma di Trento, l’assessore Roberto Failoni ricorda come Santa Caterina rappresenti anche un forte richiamo sociale: “In un mondo che corre veloce, la Fiera di Rovereto ci riporta alla dimensione tradizionale del commercio, fatta di relazioni, interazioni e incontri. È un modo per ritrovarsi e condividere un momento piacevole con la famiglia e gli amici». Failoni ha espresso un «sentito grazie al comitato organizzatore, che mantiene viva una tradizione ormai consolidata”.

La sindaca Giulia Robol pone l’accento sul valore comunitario dell’evento: “Ancora una volta il Borgo di Santa Caterina e il centro storico si vestono a festa, accompagnandoci idealmente verso il Natale. In questo anno segnato dal Centenario di Maria Dolens, simbolo della nostra vocazione di Città della Pace, ritrovarci nelle nostre tradizioni assume un significato ancora più forte. Santa Caterina – aggiunge – è una manifestazione di comunità e speranza, un’occasione per riconoscere la nostra storia e guardare al futuro con spirito di unità e solidarietà”. Anche l’assessore Michele Dorigotti ribadisce il valore identitario della Fiera: “Le vie del centro che tornano a riempirsi di voci, colori e profumi raccontano la vitalità della nostra città. La Fiera è un luogo di incontro e gioia condivisa, un invito a riscoprire l’autenticità delle nostre relazioni». Un ringraziamento particolare è stato rivolto «a commercianti, associazioni, volontari e a tutte le persone che, con impegno e passione, rendono possibile la manifestazione”.

Il presidente dell’Apt Rovereto Vallagarina e Monte Baldo, Giulio Prosser, definisce la Fiera “un appuntamento di rilievo per l’intera vallata”, capace di valorizzare l’antico borgo e il centro storico, che “per l’occasione si animano di visitatori provenienti da tutto il territorio”.

Ancora, la collaborazione con la Strada del Vino e dei Sapori del Trentino è confermata dal presidente Sergio Valentini, che ricorda come l’evento sia “profondamente legato alla tradizione della Vallagarina” e come le iniziative proposte puntino a trasformare la cultura del prodotto in “un’esperienza viva e memorabile”.

Da parte sua, Maurizio Dapor, presidente del Museo Civico, ha sottolineato il valore culturale della partecipazione: “Il Museo è lieto di contribuire a un evento così radicato nella vita della città, unendo nei propri spazi eccellenze gastronomiche, conoscenza scientifica e attività divulgative. È un modo per condividere saperi e tradizioni, riscoprendo insieme i sapori e la convivialità del nostro territorio”.

La Fiera di Santa Caterina si conferma così un evento capace di parlare al cuore della città: una tradizione popolare che celebra il commercio, valorizza la comunità e rinnova lo spirito di condivisione che accompagna Rovereto verso il Natale.

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