Il Presidente Piccioni: “Auspicavamo una decisione più incisiva, capace di valorizzare appieno una notte straordinaria come quella di San Silvestro”
FIEPET Confesercenti Parma informa i pubblici esercizi associati che, in base all’ordinanza del Comune di Parma, nella notte di martedì 31 dicembre 2025 sarà consentita una deroga agli orari di apertura fino alle ore 3.30 del mattino del 1° gennaio 2026.
La deroga riguarda le attività di somministrazione e vendita di alimenti e bevande, compresi i locali con plateatici attivi ed eventuali intrattenimenti musicali. Resta fermo l’obbligo di rispettare tutte le normative vigenti in materia nazionale, regionale e comunale. Sono escluse dalla deroga le attività già destinatarie di specifiche ordinanze sindacali o provvedimenti dirigenziali che limitano gli orari di apertura per motivi legati alla tutela della tranquillità e del riposo dei residenti. Il Comune ha inoltre precisato che, qualora si verificassero situazioni di disturbo alla quiete pubblica, potranno essere adottati provvedimenti immediati di limitazione degli orari per i locali interessati. La vigilanza sarà svolta dalla Polizia Municipale e dalle Forze dell’Ordine; l’inosservanza dell’ordinanza comporta sanzioni amministrative secondo la normativa vigente.
“Prendiamo atto della possibilità di estendere gli orari di apertura, che rappresenta comunque un segnale di attenzione verso il settore – commenta Daniele Piccioni, presidente di FIEPET Confesercenti Parma – ma riteniamo che la scelta sia stata piuttosto prudente. Auspicavamo una decisione più incisiva, capace di valorizzare appieno una notte straordinaria come quella di San Silvestro, permettendo ai locali di restare aperti più a lungo.
Un prolungamento maggiore avrebbe favorito sia chi cena a casa sia chi partecipa agli eventi pubblici, come il concerto in piazza: sapere che le attività chiuderanno a breve potrebbe infatti scoraggiare molti dal raggiungere un locale dopo il brindisi di mezzanotte. Un’apertura più estesa avrebbe consentito di vivere la serata in modo più libero e diffuso, a beneficio della città e del comparto”.