Modena, sicurezza: lettera del Sindaco al Ministro degli Interni, sostegno di Confesercenti

Uno stillicidio, quello di Modena e del suo territorio a cui va posto quanto prima un freno. “Occorre una risposta forte da parte dello Stato”  

Modena, sicurezza: lettera del Sindaco al Ministro degli Interni, sostegno di Confesercenti“La richiesta avanzata dal Sindaco al Ministro degli Interni Marco Minniti, in merito alla situazione relativa alla sicurezza in cui versano città e territorio, ha la nostra condivisione e il nostro sostegno”. Questa la posizione di Confesercenti Modena riguardo a quanto scritto dal Primo cittadino ieri, al Ministro Minniti sulla deriva legalitaria modenese.

“Quanto espresso da Muzzarelli, interpreta lo stato di un profondo malessere che sta pervadendo strati importanti della società modenese e categorie economiche. Bersagliate ormai da troppo tempo da furti, rapine, episodi criminosi d’ogni sorta, quasi a getto continuo, senza che si intraveda all’orizzonte alcuna soluzione del problema.”

“Ogni giorno uno stillicidio, all’apertura dei quotidiani locali, che s’aggrava con quello vissuto in prima persona da cittadini e imprenditori. È sufficiente ascoltare le loro testimonianze e preoccupazioni, per cogliere il forte disagio che provano, nei confronti della situazione creatasi: dai furti in appartamento, spesso ripetuti anche ai danni dello stesso inquilino a quelli nei garage che restano impuniti.

Non passa giorno senza reati. Chi sono questi malviventi? Appartengono a bande organizzate? Riconoscimao l’operato indefesso delle forze dell’ordine, ma qual è la strategia finalizzata alla prevenzione e alla repressione? E la magistratura in che modo è impegnata per individuare e colpire il fenomeno? Quando accorgimenti anti-intrusione, allarmi compresi non svolgono più una funzione deterrente a chi rivolgersi?”, chiede l’Associazione.

“E poi ci sono gli imprenditori, i commercianti spesso, fin troppo di frequente ormai, vittime di furti, rapine, violenze, in cui non si lesina la mano armata. Come avvenuto recentemente col titolare del Conad Le Torri. Operatori, al lavoro come in trincea, che rischiano quotidianamente l’incolumità se non la vita.

Insomma, così non si può andare avanti: è giunto il momento di un segnale forte da parte dello stato, pena l’ulteriore degenerazione e aggravamento di una situazione già di per sé grave”, conclude Confesercenti.

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