Tre furti in quattro giorni, Marco Princi, Presidente della Faib Confesercenti Toscana Nord: aumentare i sistemi di sicurezza, collaborazione con le Forze dell’Ordine e agevolare la moneta elettronica per contrastare la delinquenza

Tre furti in quattro giorni nei suoi due impianti di carburante in Via Conte Fazio a Pisa. L’ultimo lunedì notte nell’impianto IP. Un vero record negativo per il titolare Stefano Conforti che, tra l’altro, sta investendo in queste attività, è infatti gestore di altri due impianti in provincia, uno in Via Emila a Ospedaletto e uno in Via di Gello a Pontedera. A scendere in campo a difesa del collega e della Categoria è Marco Princi, Presidente della Faib Confesercenti Toscana Nord. “Una Categoria tra le più a rischio nell’ambito commerciale per i molti soldi contanti che muove non poteva certo essere immune da questa ondata di furti che sta investendo la Città – spiega il Presidente del Sindacato benzinai -. Furti che in molti casi, per pochi euro, procurano danni più ingenti alle strutture. Ladri che ormai non si fermano davanti a niente considerando che gli impianti del collega Conforti si trovano nei pressi della Stazione dei Carabinieri di Porta a Mare”. Princi entra poi nello specifico della professione. “I benzinai, che svolgono anche un servizio di pubblica utilità in assi viari strategici – insiste il Presidente -, sono sempre più a rischio di malviventi senza garanzie di sicurezza e tutela. I servizi di Videosorveglianza ad esempio sono a nostre spese nonostante l’impianto sia di proprietà delle Compagnie. Per questo chiediamo con forza agevolazioni anche per la nostra Categoria per quanto riguarda investimenti sui sistemi di sicurezza. Purtroppo i gestori di carburante sono considerati facili prede e soprattutto con disponibilità enormi di contanti. Quest’ultimo aspetto legato al problema annoso dell’utilizzo della moneta elettronica, il cui uso potrebbe limitare gli stessi rischi per i gestori: i POS in dotazione nei distributori rappresentano un costo troppo alto (sommato agli altri, tra utenze ed accise sui prodotti petroliferi che riducono, se non azzerano, il margine di guadagno del benzinaio a poco più di un euro su 50 di rifornimento) anche per il consumatore, che quindi preferisce pagare in contanti”. La conclusione di Princi è un appello alle Forze dell’Ordine per un maggiore controllo sui distributori di carburante. “Come Sindacato abbiamo iniziato una collaborazione a Livorno con la Questura che ha previsto un pattugliamento serale nelle arterie in cui sono presenti stazioni di servizio. Pattugliamento che tra l’altro ha permesso di sventare un furto. Chiediamo che anche a Pisa si possa pensare ad una simile azione, considerando comunque che gli impianti sono per la maggior parte concentrati su strade di facile percorrenza”.

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