Assopanificatori: addio a Valentino Salani, il “re dei fornai”

E’ stato a lungo Presidente nazionale dei panificatori Confesercenti . Trombini: “Un punto di riferimento”

Valentino Salani, a lungo Presidente nazionale dei panificatori di Confesercenti, è deceduto a 77 anni. La figlia: «Un uomo generoso. Ha aiutato tutti, a partire dai suoi dipendenti». Il Presidente Assopanificatori Trombini: “E’ stato un punto di riferimento per la nostra generazione”

Valentino Salani, artigiano e pioniere nel settore della panificazione, ferrarese di Copparo, Presidente dei panificatori estensi prima e nazionale dopo, si è spento ieri, all’ospedale di Rovigo, all’età di 77 anni.

A lui va il pensiero commosso della Presidenza della Fiesa nazionale e di Assopanificatori e le più sentite condoglianze alla moglie Cosetta e alla figlia Laura.

“Ricordo un uomo generoso, allegro, ottimista, sempre disponibile- è il commento del Presidente nazionale Fiesa cav. Gian Paolo Angelotti”. “Valentino è stato per la mia generazione, e per tutti gli operatori di Ferrara e non solo, un punto di riferimento professionale e aziendale- aggiunge Davide Trombini Presidente di Assopanificatori Confesercenti-e con il suo impegno politico e sindacale a favore della categoria ha segnato un salto di qualità nella rappresentanza.” “A Valentino Salani- dice Gaetano Pergamo, direttore Fiesa Confesercenti e coordinatore Assopanificatori- mi legano momenti intensi di trattative con i sindacati in sede nazionale per il rinnovo del Contratto collettivo di lavoro e poi riunioni sul territorio per illustrare il testo. Un Presidente di larghe vedute, che guardava con attenzione ai mutamenti del mercato della panificazione ed attento a regolamentare le nuove professionalità necessarie a far crescere il settore. Una personalità con grande ottimismo, che sapeva guardare oltre le difficoltà del momento.”

Salani era conosciuto e apprezzato nella sua Copparo e in tutta la provincia. Con l’impegno sindacale aveva assunto una dimensione nazionale. Era stato Presidente dei panificatori di Confesercenti fino all’11 maggio 2002, quando nell’ Assemblea nazionale elettiva aveva ceduto la Presidenza a Mario Partigiani.

Commosso il ricordo della figlia Laura, “Aveva fondato il suo forno nel 1965. Da poco avevamo festeggiato i 50 anni di attività. Fu in pratica il primo a sviluppare il suo forno artigianale fino a questi livelli. Arrivò anche a 35 dipendenti. Ora sono una ventina, ma c’è anche la pasticceria e il ristorante, altro aspetto in cui mio papà è stato un pioniere. Era un uomo generoso, che ha sempre pensato prima all’azienda che a se stesso. E per azienda non mi riferisco non solo ai muri, ma anche alle persone che la compongono, i lavoratori. Papà ha dato a tante persone lavoro, sostegno e appoggio. E non si è mai tirato indietro, fosse necessario un sostegno ai calciatori amatoriali, ai ciclisti, al podismo e anche a Babbo Natale in piazza. Nel 2012 la Camera di Commercio gli ha poi attribuito il premio Fedeltà al lavoro e al progresso. Papà ha sempre pensato a lavorare, a svilupparsi, a crescere, a dare lavoro, e non solo a Copparo. Era persona di grande umanità. So che era conosciuto, stimato e apprezzato- e qui Laura sorride, quasi tra le lacrime- e lo era anche per il suo buon pane”.

Pubblichiamo un ricordo di Valentino redatto al momento del passaggio di consegne da Presidente nazionale

Un giovanissimo Valentino Salani nel suo forno.

Essere diventato esperto panettiere è stata, per Valentino Salani, un po’ la continuazione di una tradizione piuttosto singolare, che ci riporta a una passata consuetudine delle famiglie abbienti, che si facevano produrre il pane da un abile panettiere di fiducia. La madre di Valentino Salani, signora Aristea, faceva il pane a domicilio, presso diverse famiglie di zona (oltre che occuparsi della propria famiglia) ed era molto apprezzata a Cologna, dove i Salani abitavano.

Certamente trasmise quest’arte al figlio Valentino, e anche profonde motivazioni, che lo portarono a scegliere questa professione, fin dal 1954.

Valentino Salani, nato a Cologna Ferrarese (FE) il 16.10.1941, inizia l’attività di panificazione, come artigiano, alla fine del 1964, in un forno con negozio, situato al centro di Copparo, dove, tra l’altro, è coadiuvato proprio dai genitori, già esperti del mestiere.

Dall’inizio e fino al 1973, l’attività si svolse presso questo forno, raccogliendo l’apprezzamento di una crescente clientela, anche in centri limitrofi. Si rese, infatti, subito necessario l’acquisto di un motofurgone Ape, per la consegna del pane a diversi rivenditori della zona. Lo sviluppo dell’attività fu veramente lusinghiero: partito con una produzione giornaliera di 160 chilogrammi di pane, questa aumentò gradualmente fino ad arrivare ai cinque quintali nei primi anni ’70.

Nel 1973, spinto dalla crescente richiesta, Valentino Salani decise di realizzare un nuovo, grande laboratorio di produzione. Acquistato un terreno nella periferia di Copparo, vi fece costruire un complesso edilizio, composto da laboratorio di panificazione con forni, magazzini, uffici e anche un negozio per la vendita al pubblico del pane, di diverse qualità e i tipici dolci del ferrarese, come la “brazadela” (ciambella), il pampepato e  altri.

Il nuovo complesso produttivo fu dotato di moderni forni e macchine per la lavorazione: impastatrici, raffinatori (la vecchia “grama”), coppiatrici e altre, che rendevano meno “pesante” questo lavoro. Esso tuttavia è stato sempre caratterizzato da un altro gradimento di manualità, per mantenere intatta la tradizione e la tipicità del pane, la fragranza e le forme che hanno reso celebre e fatto apprezzare il pane ferrarese, ovunque sia conosciuto, anche solo per una volta.

Per circa una decina d’anni l’attività proseguì su queste già lusinghiere basi di sviluppo. Poi, nel 1982, l’azienda fece un notevole passo avanti, proponendo ad alcuni rivenditori, che rifornivano i lidi ferraresi, la propria produzione: una gamma di ottimi prodotti, come i morbidi sandwiches, il pane biscottato, la classica ciambella ferrarese e altri. Il successo fu tale che i prodotti del “Forno di Valentino” erano distribuiti in tutto il nord-est, vale a dire Emilia-Romagna e Tre Venezie.

Con la crescita dell’attività si sviluppò anche il parco macchine: appositi furgoni, una decina, moderni e veloci, assicuravano ogni giorno il pane fresco e gli altri prodotti a una vasta clientela di rivenditori e anche alla distribuzione organizzata, come pure al negozio tradizionale.

La produzione del pane fresco, di vari tipi, rappresenta oggi circa il 60% del fatturato; il rimanente 40% si divide tra sandwiches, grissini, pane biscottato e prodotti dolciari.

L’azienda occupa complessivamente oltre una trentina di dipendenti, dei quali 22 lavorano in produzione, su due turni; otto persone si occupano della distribuzione e 3 del settore amministrativo. Quest’ultimo, attraverso impianti informatici, controlla tutta l’attività commerciale e l’amministrazione.

Il negozio al dettaglio, inserito nella sede, è molto frequentato dai clienti di Copparo e dintorni e anche da persone di passaggio, magari dirette ai lidi per il week-end.

Come abbiamo già accennato, l’attività della panificazione richiede una notevole preparazione professionale, unita a un altrettanto notevole abilità manuale: non c’è infatti altro modo per formare le classiche “coppie” ferraresi con i cornetti attorcigliati.

Per Valentino Salani e i suoi bravi collaboratori, la missione è sempre stata una: la continuazione di un graduale sviluppo, sempre nell’ambito di una produzione tipica; e un preciso obiettivo aziendale: mantenere la qualità e la fragranza nella loro migliore espressione storica; la stessa tipicità e la stessa tradizione che ha fatto del pane ferrarese una vera arte e una vera cultura. Oggi sappiamo che questa tradizione continua grazie al lavoro portato avanti dalla figlia Laura.

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