Fiera del Libro, bilancio positivo dell’iniziativa Confesercenti a Como

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Bilancio positivo della 64esima edizione della “Fiera del libro”, organizzata per 17 giorni consecutivi sotto al tendone allestito in piazza Cavour, dall’ associazione “Manifestazioni librarie” in collaborazione con le case editrici comasche, Confesercenti e il patrocinio del Comune. «L’ affluenza è stata decisamente buona, favorita anche dalle condizioni meteorologiche favorevoli» afferma Gerardo Monizza, della NodoLibri, che ha organizzato ben 52 dibattiti e presentazioni di volumi. «Sicuramente per una fiera che ha puntato tutto esclusivamente sull’ editoria cartacea il risultato è stato notevole – aggiunge Monizza – Abbiamo verificato l’ esistenza di un interesse reale da parte del folto pubblico, che ha seguito le presentazioni di tutti i volumi con notevole attenzione, facendo anche numerose domande e dimostrando anche una preparazione notevole. Poi non ci sono stati dibattito fini a se stessi. Direi che molte iniziative non sono state affatto geberiche e hanno contribuito a realizzare un dibattito lungimirante sulle prospettive urbanistiche della città, sulla sua storia sociale, sull’ economia, sui monumenti del territorio». L’ affluenza di pubblico è stata notevole anche e soprattutto negli ultimi week-end. «Si dice che la gente non legge, che i giovani non si avvicinano facilmente al libro – aggiunge Monizza – Noi abbiamo potuto appurare che ciò è vero soltanto in parte: in realtà se i giovani vengono incuriositi e coinvolti riescono ancora a sorprenderci». Concorda con il giudizio positivo sulla trentaseiesima edizione anche il libraio antiquario ed editore Alessandro Dominioni: «Tutto si potrà dire tranne che non le abbiamo tentato tutte per avvicinare più persone alla Fierra e alla lettura. La formula anglosassone “Educare divertendo” è quella che ispira i giochi che abbiamo inventato: da quello dell’ alborella che ha finalità formative, in quanto vuole avvicinare un pubblico giovane all’ educazione naturalistica, facendo loro conoscere le specie ittiche del lago, ai vari Giochi dell’ oca per introdurre alla storia del Ticino e della Brianza, al gioco del contrabbandiere».

Tratto da “La Provincia di Como”

 

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