Grido d’allarme della categoria: “Da ottobre 2024 non possiamo lavorare per il sequestro dei chioschi, pur avendo rinnovato le nostre autorizzazioni. Vogliamo un confronto con le Istituzioni”
Grido d’allarme dai mercatali dei chioschi di Pompei, da oltre un anno privi della possibilità di lavorare per una questione che potrebbe essere risolta con un incontro con le istituzioni cittadine e regionali. Confesercenti Campania sostiene le ragioni della categoria, rappresentata in associazione dal comparto Anva/Confesercenti Campania.
La problematica è partita nel mese di ottobre 2024, quando i Carabinieri sequestrarono i chioschi degli operatori ambulanti presenti da anni nel Comune di Pompei. Il motivo contestato alla base del sequestro, al quale è seguita la totale rimozione dei chioschi stessi, è stato motivato dal Tribunale di Torre Annunziata con le mancate concessioni di suolo pubblico e quindi di quelle edilizie. Tutto ciò, in costanza di regolari rinnovi effettuati dagli operatori stessi delle proprie autorizzazioni amministrative, nonché dei singoli posteggi. Da quella data gli operatori non hanno più potuto svolgere regolarmente il proprio lavoro nel territorio comunale. Mesi di annunci e promesse non hanno portato, ad oggi, alcun risultato.
Più volte gli operatori, per il tramite proprio di Anva/Confesercenti, hanno chiesto incontri al Comune e per esso alla Soprintendenza, competente per i luoghi oggetto delle più volte annunciate proposte di nuova sistemazione, ma senza alcun esito concreto. Gli ambulanti, ormai stanchi e stufi dei rinvii, chiedono quindi alle Istituzioni tutte – Prefettura compresa – una immediata soluzione al loro problema, non più rinviabile poiché comporta serissimi problemi ad essi e alle proprie famiglie. Per questo motivo, domani, venerdì 7 novembre, dalle ore 9:00 terranno un sit-in ad oltranza a Piazza Porta Marina Inferiore, fino a quando non verranno ricevuti e ascoltati dagli enti competenti al fine di dare soluzioni e tempi certi e ravvicinati, utili a chiudere in maniera definitiva una situazione in tutta evidenza incresciosa e dannosa per gli operatori e per territorio di Pompei.