Assohotel Confesercenti Grosseto, Turismo: per il prossimo week-end occupato il 93% dei posti letto sulla nostra costa

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Il Presidente Vasellini: “Sarà la costa la regina del turismo toscano nel secondo week-end di luglio”

Un dato che premia in particolar modo aree come la nostra. I dati, elaborati da Confesercenti Grosseto, vedono un’impennata di richieste per le località costiere e si basano sulle richieste di pernottamenti rilevati dai principali portali online.

Per il secondo week end di luglio – dal 7 al 9 – il movimento più consistente si registrerà verso le località costiere (91% di saturazione) e nelle aree interne della collina (83% di occupazione).
Per quanto riguarda la costa della Maremma l’indagine fa emergere un 93% di occupazione, al pari della costa degli Etruschi e seconda, in Toscana, solo all’Isola d’Elba (96%).

«È finalmente arrivata l’estate, quella vera, e questo tipo di clima è quello che favorisce e attira la clientela tipica balneare. Quindi i turisti stanno arrivando, sia sulla costa che nell’entroterra, in questo secondo caso anche alla ricerca della buona gastronomia» afferma Amedeo Vasellini presidente provinciale Assohotel Confesercenti. «Per il prossimo week-end le strutture ricettive sono quasi tutte piene anche se sta consolidando il fenomeno del last minute, per cui, anche chi non ha ancora le camere complete, per sabato probabilmente le avrà».

I turisti arrivano ancora per il fine settimana, anche se, più si entra nell’estate, «più il periodo di permanenza si allunga. Stiamo parlando di cinque sette giorni. Le due settimane sono ormai rarissime. In pieno agosto o ancor meglio a settembre quando costa meno, ovviamente per chi può permettersi un periodo di vacanza più lungo. Qui il tempo è bello a lungo, purtroppo un grosso limite viene dal rientro a scuola che riguarda spesso non solo i genitori ma anche i nonni».

«Non sarebbe male pensare a dei periodi di festa durante l’anno come avviene in altre nazioni, delle pause nel calendario scolastico aiuterebbero molto il turismo».
«Il Covid ha cambiato molte cose – continua – a cambiare non è la quantità del turismo, ma il tipo: il turista cerca più qualità, ed è disposto a pagarla, pretende servizi. La cosa difficile vista la carenza di personale e soprattutto di personale qualificato, è garantire questi servizi». Poi Vasellini conclude «Aldilà delle bandiere blu servirebbe un sistema turistico solido, mentre troppo spesso anche la promozione è affidata ai singoli».

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