Assohotel Confesercenti Palermo, tassa di soggiorno: “Fare chiarezza sull’entrata in vigore delle nuove tariffe e prevedere malleva per albergatori”

Tassa soggiorno

Il Presidente Mineo: “Chiediamo chiarezza sulla data di attuazione e sull’utilizzo che l’amministrazione comunale intende fare di queste risorse”

“L’estate 2023 si preannuncia come un’ottima stagione per noi albergatori. Già da ora registriamo richieste di informazioni e prenotazioni per l’autunno. A chi telefona diciamo che forse potrebbe esserci un aumento della tassa di soggiorno ma che ancora non è chiaro da quando effettivamente scatterà”. Marco Mineo presidente di Assohotel Confesercenti Palermo torna sulla vicenda dell’aumento della tassa di soggiorno per chiedere “chiarezza sulla data di attuazione e sull’utilizzo che l’amministrazione comunale intende fare di queste risorse”.

“L’incontro urgente da noi richiesto il 22 maggio scorso al Presidente del Consiglio comunale, Giulio Tantillo, al vice sindaco Carolina Varchi e all’assessore al Turismo Sabrina Figuccia, ha prodotto alcuni risultati tra cui il posticipo dell’entrata in vigore della nuova tariffa che praticamente raddoppia quelle esistenti arrivando a 5 euro al giorno per le strutture a 5 stelle e alcune modifiche al testo ma restano ancora tanti aspetti da migliorare a tutela dei turisti e degli albergatori”. Il riferimento è ai possibili contenziosi con chi ha già prenotato in base alla vecchia imposta di soggiorno.

“Le modifiche apportate alla delibera – spiega Mineo – mettono al riparo dagli aumenti chi ha prenotato tramite agenzia di viaggio ma non chi lo ha fatto online o in maniera diretta, contattando noi albergatori e questo ci espone a contestazioni. Siamo tutti consapevoli che l’aumento è un’operazione che ha a che fare con il bilancio comunale e non con il turismo – prosegue Mineo – ma ricordiamo che la tassa di soggiorno è un’imposta di scopo e deve essere utilizzata per migliorare servizi e offerta turistica attraverso un percorso di concertazione. Chiediamo dunque all’amministrazione di fare chiarezza sulla data di entrata in vigore delle nuove tariffe e di prevedere una malleva nel caso in cui il cliente non intenda pagare la differenza di imposta”.

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