Il Presidente Soldateschi: “Le previsioni dunque sono state confermate, forse anche più di quanto ci si aspettasse, con italiani e stranieri che hanno scelto la costa grossetana”
«Dopo una Pasqua in cui si sono registrate presenze in linea con lo scorso anno o leggermente inferiori anche a causa del meteo non favorevole abbiamo avuto risultati molto soddisfacenti nei lunghi ponti del 25 aprile e del 1 maggio ma il vero boom di arrivi si è avuto nel fine settimana del 2 giugno».
«Durante il lungo week-end appena trascorso tantissimi turisti hanno visitato la Maremma, con molte presenze nelle strutture ricettive e nei ristoranti, guide turistiche e ambientali tutte impegnate, stabilimenti balneari pieni e altri operatori turistici molto soddisfatti per aver lavorato a pieno regime. Le previsioni dunque sono state confermate, forse anche più di quanto ci si aspettasse, con italiani e stranieri che hanno scelto la costa grossetana, le isole dell’arcipelago toscano, i luoghi di interesse naturalistico, come il Parco della Maremma, e le principali località turistiche dell’entroterra maremmano, con punte di incremento delle presenze del 15% rispetto allo stesso periodo del 2024».
I dati rilevati confermano quanto sostenuto da Confesercenti Grosseto, ovvero che le scelte non debbano essere sul ribasso dei prezzi, vista anche la concorrenza di alcune località estere con cui non potremo mai competere, dati i costi che gli operatori turistici devono fronteggiare in Italia, ma nell’investimento continuo della qualità dell’offerta dell’intero sistema di accoglienza, con prefessionalizzazione e qualificazione del personale che lavora nel settore».
La Maremma è dunque in linea con i dati nazionali. Secondo il report di Confesercenti «La stagione estiva parte con un mini-esodo: per il weekend lungo del 2 giugno risultano prenotate l’80% delle sistemazioni disponibili online, con punte del 90% nella giornata di sabato per le destinazioni più attrattive. Un buon auspicio per l’andamento dell’estate, le cui previsioni sono favorevoli con una crescita del +1% rispetto all’estate 2024».
Se in Italia a farla da padrone sono state le città d’arte, valori molto positivi sono stati rilevati anche per le strutture delle località rurali/collinari e marine entrambe con un tasso di occupazione del 79%.
Secondo Assoturismo nazionale anche se «non è il boom di qualche anno fa, il turismo italiano, nonostante le difficoltà legate al quadro macroeconomico e alla concorrenza di destinazioni low cost, conferma il suo percorso di crescita anche nell’estate 2025. La domanda si orienta soprattutto verso mete marine e montane, entrambe in crescita del +1,1%. Recupera il settore alberghiero e le presenze straniere».
Certo il problema infrastrutturale continua a penalizzare la nostra terra. Anche con alcuni disagi come sottolinea Soldateschi «Problema che questa associazione segnala da anni: lunghe code sulla strada Grosseto-Siena-Firenze, insufficienza di trasporti pubblici sul territorio e di collegamenti tra la Maremma e i principali bacini di utenza turistica. Se guardiamo al lungo periodo e riflettiamo sul processo di cambiamento nel settore turistico e sulla transizione ecologica in atto, che coinvolgono anche la modalità di spostamento dei turisti, si rende ancora più urgente ed importante l’adeguamento delle infrastrutture verso modelli sostenibili, in primis l’utilizzo di mezzi pubblici, al fine di rafforzare il posizionamento della Maremma nel mercato europeo e mondiale. Concludo esprimendo soddisfazione per i risultati raggiunti dal “territorio”, fatto di operatori privati e pubbliche amministrazioni che lavorano in sinergia, ma bisogna guardare sempre avanti rinnovando e migliorando l’offerta continuamente per tenere sempre il passo perché i competitor sono tanti».