Banche, Rete Imprese Italia: bene l’accordo con l’Europa su prestiti deteriorati. E’ determinante per la ripresa del credito

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Vivoli: “il meccanismo includa le sofferenze dei Confidi”. Dal 2011 triplicate le garanzie deteriorate

Rete Imprese Italia prende atto con soddisfazione dell’importante risultato conseguito ieri a Bruxelles dal ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan e dal Commissario alla Concorrenza Margrethe Vestager in tema di cartolarizzazione dei prestiti deteriorati delle banche. “E’ un provvedimento determinante per la ripresa del credito all’economia – sottolinea il
Presidente Portavoce di turno di Rete Imprese Italia, Massimo Vivoli – con particolare riguardo alle piccole e medie imprese che, secondo i dati della Banca d’Italia, ricevono finanziamenti solo per il 30% del totale, pur rappresentando il 99,9% delle imprese Italiane”.

“Per questo, la soluzione adottata, per dispiegare in pieno i suoi effetti positivi, deve tenere conto anche della garanzia rilasciata da Confidi alle banche per favorire l’accesso al credito. Garanzie che, nel comparto delle imprese con meno di 20 addetti, costituiscono il 34% dei finanziamenti bancari”.

L’attività dei Confidi durante la crisi, come è stato evidenziato anche da una ricerca di Banca d’Italia, è stata fortemente anticiclica: le imprese assistite dai Confidi hanno ottenuto più credito rispetto a quelle non assistite, con inevitabili impatti sui patrimoni dei Confidi Vigilati. Infatti l’incidenza delle garanzie deteriorate sul complesso delle garanzie in essere si è più che triplicata dal 2011 al 2014, raggiungendo la quota del 27,8%, allineata al parametro medio del sistema bancario (29,2%).

“E’ quindi indispensabile – conclude Vivoli – che il meccanismo di garanzia sulla cartolarizzazione delle sofferenze includa anche le sofferenze dei Confidi, prevedendo appositi schemi di inserimento così da salvaguardare la presenza dei Confidi a favore delle piccola imprenditoria, rafforzando così la qualità dei crediti che verranno in prosieguo garantiti alle banche dai Confidi stessi”.

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