Carenza di personale: preoccupazione di Assohotel Confesercenti E.R

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Il Presidente Albertini: “Rischiamo di ridurre i servizi. Occorre avviare subito un tavolo di lavoro”

Anche nella nostra regione si prevede un aumento dei flussi turistici dall’Italia e dall’estero, dopo la forte ripresa del 2022.
Ma questo dato positivo potrebbe scontrarsi con la mancanza di reperimento del personale: per la Pasqua ed i mesi primaverili dei Ponti– periodi di picco della domanda – è possibile stimare una carenza di almeno 10 mila lavoratori nelle imprese alberghiere del nostro territorio.

Nel 2022 i pernottamenti nelle strutture ricettive italiane hanno raggiunto quota 400 milioni e la tendenza appare favorevole anche per il 2023 sia sul fronte del turismo interno che da oltre confine. Una situazione paradossale: da un lato si prospetta un aumento del volume della produzione e dei posti di lavoro creati, dall’altro le imprese del settore continuano a registrare carenza di addetti. La difficoltà nella ricerca del personale ha assunto anzi un contorno ormai strutturale, che si manifesta regolarmente già dagli anni pre-pandemia, ma che sta diventando sempre più grave con la ripartenza del comparto.

I profili necessari sono per il 2,6% di professioni con elevata specializzazione, l’81,5% professioni qualificate, l’1,3% di addetti specializzati e il 14,6% di professioni non qualificate. Ma sono proprio queste ultime figure quelle di più difficile reperimento, in particolare facchini, camerieri semplici, lavapiatti e addetti alle pulizie. Per un cameriere semplice si parte da 1560 euro lordi al mese, per capo cuoco o capo barista si parte sopra i 1.740 euro mensili, lo stesso per un primo portiere.

La mancanza di personale porterà nei prossimi mesi le imprese a misurarsi con una situazione complessa e imprevedibile dal punto di vista organizzativo dei processi produttivi, senza trascurare che le destinazioni competitors dell’Italia sono già pronte a migliorare i volumi degli arrivi turistici del 2022. In particolare, per le imprese che non riusciranno a reperire tutti gli addetti necessari è possibile stimare una perdita media di fatturato nel periodo del -5,3%, con conseguente abbassamento degli standard qualitativi e impatti sulla produttività.
“E’ una situazione assurda – spiega Fabrizio Albertini presidente di Assohotel Confercenti E.R. – prevediamo un aumento dei flussi turistici ma non saremo in grado di fornire servizi adeguati. Ad esempio nella nostra Riviera, vocata in particolar modo al turismo famigliare, molti si troveranno a dover ridurre le pensioni complete e gli all inclusive, e in alcuni casi a proporre solo bed and breakfast per mancanza di personale; così come chi vorrà visitare l’entroterra o le zone collinari, potrebbe non trovare servizi adeguati. La situazione è critica anche perché questa emergenza potrebbe riflettersi negli prossimi anni con una diminuzione di offerta di lavoro e una riduzione del Pil della nostra regione.

Come associazione di categoria stiamo cercando anche di trovare soluzioni adeguate per quanto riguarda gli alloggi per i dipendenti, i cui oneri, ricordiamo, sono completamente a carico dei datori di lavoro. Abbiamo avviato incontri con le scuole, creato alleanze con i centri per l’impiego e le agenzie Adecco per tamponare il problema. Ma occorre trovare una soluzione strutturale, anche utilizzando le risorse del PNRR. Servono politiche attive, ora quasi del tutto assenti. Bisogna rafforzare la formazione professionale regionale di figure turistiche, e aprire ai ragazzi in età scolare prevedendo occupazioni temporanee a totale esenzioni di imposta. E poi pensare a normative speciali per garantire una ‘staffetta’ tra i lavoratori nelle attività stagionali. Pure la gestione del Reddito di Cittadinanza e dei flussi di immigrazione va ripensata, collegandola a opportunità di formazione e ad un vero inserimento nel lavoro. E’ opportuno aprire al più presto un tavolo di lavoro, come richiesto da Confesercenti nazionale, nel quale per presentare specifiche proposte normative al Ministro del Turismo Daniela Santanchè e al Ministro del lavoro Marina Elvira Calderone e dove, come Confesercenti E.R., porteremo il nostro contributo”.

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