Commercio, Confesercenti Foggia: “Non paghi le rate? Equitalia Foggia pignora i conti correnti in banca”

Piccole imprese e famiglie messe in ginocchio e destinate a morire

negozio-chiuso-2-600x400

Equitalia Foggia scatenata nella caccia all’impresa e alla famiglia. In poche settimane, centinaia di pignoramenti presso terzi (soprattutto banche) stanno mettendo in ginocchio l’economia delle piccole e medie imprese nonché di tanti nuclei familiari. Un nuovo allarme sociale a cui le Istituzioni e il mondo politico non possono guardare in silenzio se vogliono evitare conseguenze ancora peggiori. Le imprese e le famiglie non sono numeri per carriere dirigenziali o budget gestionali. Sono la forza viva di un territorio che non può essere tartassata ancora più nel momento in cui ci sono provvedimenti che dovrebbero fermare questi attacchi. Sono le paure del vicepresidente provinciale di Confesercenti Foggia, Alfonso Ferrara, e del responsabile dell’Ufficio legalità della Associazione di Categoria, Franco Arcuri, a margine del fenomeno che sta gettando nel panico gli operatori della Capitanata.

Cosa si sta verificando? «Accade – commenta Ferrara – che Equitalia sta causando il default di moltissime attività e famiglie. Dopo tanti anni di crisi, di freno imposto dal credito, la provincia di Foggia non può tollerare l’attacco lanciato da Equitalia. In pratica, nel momento in cui un’azienda o una famiglia ritarda il pagamento del proprio piano di rateizzazione con Equitalia, la stessa fa scattare i pignoramenti presso terzi, in modo particolare bloccando i conti correnti presso le banche. Un’azione di disturbo che, di fatto, paralizza l’attività delle imprese, impossibilitate a poter lavorare e, nello stesso tempo, anche a pagare quanto dovuto a Equitalia». Una “repressione” che ha anche altre conseguenze. «Sì, perché – riprende il vicepresidente di Confesercenti Foggia – gli istituti di credito di conseguenza bloccano le istruttorie degli affidamenti e la routine gestionale del rapporto con il cliente rendendo la situazione ancora più grave. Insomma, una sorta di cane che si morde la coda e che, in poco tempo, prima mette in coma le piccole imprese e poi alla morte».

Questa la conseguenza della riammissione alle rateizzazioni decadute, concessa nel secondo semestre 2015 che per una imperfezione ha creato una disparità di diritti fra i contribuenti, peraltro convinti di aver riacquisito la rateizzazione con la possibilità di avere 8 (otto) rate anche non consecutive da poter eventualmente sospendere i pagamenti.

Invece, secondo Equitalia, chi non paga la seconda rata del proprio programma di rateizzazione (e non otto come a conoscenza dei contribuenti) s’imbatte nella raffica di pignoramenti di ogni genere che ottiene come unico risultato quello di paralizzare imprese e famiglie impedendo di far fronte ai propri impegni. «Un problema questo – aggiunge Arcuri – preso in considerazione anche dall’Amministratore Delegato di Equitalia che ha chiesto al Governo di intervenire disciplinando meglio la materia del contendere e riaprire urgentemente le rateizzazioni decadute. E invece a Foggia non si tiene conto di questi indirizzi peraltro già applicati in altre parti d’Italia e si preferisce perseguire i più deboli di questa crisi sempre latente che sono le piccole e medie aziende e le famiglie. E’ assurdo che a Foggia, Equitalia sia sorda e cieca alle evidenti necessità del territorio notoriamente fanalino di coda dell’Italia».

E’ bene ricordare che solo chi in questi anni non si è nascosto “può avere affanno nel puntuale pagamento delle rate nei confronti di Equitalia”. Un problema sempre più diffuso che ha indotto Confesercenti Foggia a istituire un apposito sportello di consulenza e gestione di queste pratiche. «Con l’auspicio – concludono Ferrara e Arcuri – che, in Capitanata, questo problema venga affrontato e risolto. In caso contrario, molte aziende sono destinate a morire per un fallimento voluto dalla cecità istituzionale».

Condividi
Confesercenti Nazionale
Panoramica privacy

Informativa Privacy ai sensi del Regolamento Europeo n. 679 del 25/05/2016 (GDPR).

Si informa che: CONFESERCENTI NAZIONALE,  con sede legale in Via Nazionale 60, 00184 Roma, in persona del legale rappresentante, in qualità di Titolare del trattamento, tratta i Suoi dati personali, con strumenti manuali ed elettronici, per le seguenti finalità: a) per consentirle di navigare ed esplorare il sito web; b) per rispondere alle richieste informative da Lei inoltrate attraverso il form on line.

Il conferimento dei dati trattati per le predette finalità, è obbligatorio in quanto necessario per la navigazione del sito e per evadere la sua richiesta e non richiede il Suo specifico consenso.

I Suoi dati personali verranno conservati per il tempo strettamente necessario al raggiungimento delle finalità indicate e comunque per un periodo non superiore a 30 giorni dal conferimento.

Ambito di diffusione: I suoi dati potranno essere inviati ai destinatari o alle categorie di destinatari riportati di seguito: Tecnici o società del settore IT, addetti alla manutenzione del sito.
I Suoi Dati potranno essere inviati a soggetti dei quali Il Titolare si potrebbe avvalere per lo svolgimento di attività necessarie per il raggiungimento delle finalità sopra indicate, i quali sono stati appositamente nominati da quest’ultimo Responsabili del Trattamento dei dati.

Le sono riconosciuti i seguenti diritti: diritto di accesso ai dati personali che La riguardano; di conoscere le finalità e modalità del trattamento; di conoscere i soggetti o le categorie di soggetti ai quali i dati personali possono essere comunicati; diritto di ottenere l’aggiornamento, la rettifica, l’integrazione, la cancellazione dei dati; diritto di ottenere la limitazione di trattamento; diritto alla portabilità dei dati raccolti con il Suo consenso e trattati mediante strumenti elettronici; diritto di proporre reclamo all’Autorità di controllo.

L’esercizio dei diritti può essere esercitato scrivendo ai seguenti indirizzi di posta elettronica: [email protected] .

Il Titolare intende infine informarLa che ha provveduto a nominare un Data Protection Officer (DPO), al quale potrà rivolgersi per tutte le questioni relative al trattamento dei dati e all’esercizio dei Suoi diritti, e che potrà contattare al seguente indirizzo di posta elettronica dedicata: [email protected]

Si rimanda all’informativa completa sul trattamento dei dati personali visibile al link l'informativa sul trattamento dei dati personali