Confesercenti Arezzo: confronto sul Piano Regionale di Sviluppo

La Confederazione ha incontrato la vicepresidente regionale Lucia De Robertis.

Confesercenti Arezzo: confronto sul Piano Regionale di Sviluppo Partecipato ed interessante incontro in Confesercenti tra la presidenza dell’associazione di categoria di via Fiorentina e la vicepresidente del consiglio regionale della Toscana, Lucia De Robertis sul tema del piano di sviluppo regionale 2016-2020.

Il direttore Mario Checcaglini e la presidente Barbara Brogi hanno analizzato il documento programmatico suggerendo le priorità, i progetti, gli investimenti utili alla crescita dell’economia non solo della Toscana ma anche del territorio aretino. All’incontro ha partecipato anche l’amministratore delegato di Italia Comfidi.

“Un incontro utile per esaminare il documento – spiega Checcaglini – del quale apprezziamo la scelta di redigere 26 progetti e su questi aprire il confronto con il territorio come è  stato fatto nell’incontro con la consigliera De Robertis. I progetti sono 26 per tutta la regione, in ognuno di questi può trovare spazio una progettualità aretina. Ed anche se, in ogni progetto possono trovare spazio le esigenze aretine, tuttavia è emerso che non esiste un progetto specifico per l’area, se non aretina specificatamente, per quella denominata Toscana del Sud. Una zona che vive vere difficoltà tra crisi del sistema produttivo e crisi bancarie. Crisi purtroppo ancora non percepita a tutti i livelli. Lo affermiamo perché tra i 26 progetti che compongono il Piano di Sviluppo Regionale c’è n’è uno dedicato per esempio alla zona costiera, uno  alle isole e uno alla piana fiorentina. In quest’ottica avrebbe potuto esserci, a parere della Confesercenti, un progetto interamente dedicato al sud della Toscana”.

Inoltre Confesercenti ha sollevato dubbi sulle scelte in tema di sostegno al credito e non solo.

“Confesercenti – commenta il direttore Mario Checcaglini – ha sottolineato le esigenze delle aziende del commercio, del turismo e dei servizi in modo che all’interno del Piano di Sviluppo Regionale siano esaminati i progetti di crescita del sistema economico della nostra provincia”.

“Il Piano Regionale di Sviluppo – puntualizza il direttore Mario Checcaglini – prevede l’utilizzo per il prossimo quinquennio di risorse della Regione Toscana pari a 6,4 miliardi di euro di cui tre miliardi destinati alle infrastrutture viarie e solo 20 milioni al turismo e al commercio. Troppo pochi rispetto ai reali bisogni della categoria. Abbiamo quindi evidenziato le proposte e le esigenze degli operatori alla vicepresidente De Robertis che si è dimostrata disponibile a farsi da tramite per far sentire la voce del nostro territorio”.

E la presidenza provinciale di Confesercenti ha dubbi sulla scelta della Regione in tema di sostegno al credito. “Riteniamo che i 50milioni riservati al credito sfuggano dalla possibilità di accesso da parte delle aziende se non si prevede il sostegno attraverso i consorzi. L’esperienza ci insegna che le azioni di microcredito diretto non hanno la funzione di moltiplicatore di opportunità di credito alle imprese e non servono allo sviluppo dell’economia”.

Compiacimento invece per gli investimenti dedicato al piano della mobilità. “È attraverso la mobilità – aggiunge Checcaglini – che, da sempre, passa lo sviluppo del territorio. La volontà di portare a compimento la Due Mari, e la definizione, una volta per tutte, del nodo dell’Olmo non può che trovarci d’accordo. Dispiaciuti invece per non aver trovato, nel Piano Regionale di Sviluppo, nessun riferimento alla volontà di dotare la città di Arezzo di una stazione ferroviaria per l’alta velocità che a nostro avviso rappresenterebbe per il futuro una decisiva spinta allo sviluppo del territorio”.

“Infine abbiamo chiesto – spiega il direttore di Confesercenti – attenzione per la formazione e che per il futuro siano inseriti nel Piano Regionale di Sviluppo le risorse da destinare all’animazione dei centri commerciali naturali in modo da poter continuare ad essere la risposta e l’alternativa ai centri commerciali”.

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