Confesercenti Arezzo, cucina inclusiva: 14 nuovi chef speciali

Cucina inclusiva nuovi chef

Progetto sociale di Confesercenti e Crescere per l’autonomia e la socializzazione

Si è concluso il corso di formazione “Cucina inclusiva” organizzato dall’agenzia Formativa Cescot di Confesercenti Arezzo e dall’associazione Crescere per far acquisire ai partecipante una serie di autonomie sul piano funzionale in un contesto stimolante e gratificante, attraverso la socializzazione e la collaborazione. Per ben tre mesi la scuola di cucina di Cescot-Confesercenti è stata il laboratorio dove 14 corsisti, hanno potuto acquisire le abilità di base per cucinare e imparare le competenze utili per cimentarsi nell’arte dello “chef”.

Soddisfazione tra i docenti e i ragazzi che hanno ritirato l’attestato al termine delle 30 ore di lezione durante le quali hanno indossato le divise da chef tra i fornelli di via Spallanzani 17.
“L’iniziativa” spiega la direttrice dell’agenzia formativa Chiara Crociani “è stata sviluppata all’interno del progetto ‘siamo tutti care leavers’, nato dalla collaborazione tra realtà del terzo settore come la cooperativa Mentelocale, la Cri Arezzo e l’associazione Crescere con un unico obiettivo di creare e offrire un’opportunità a ragazzi svantaggiati”. “Al termine delle lezioni” aggiunge la direttrice di Confesercenti Valeria Alvisi “c’è soddisfazione per aver offerto ai quattordici corsisti un’utile occasione di crescita anche dal punto emotivo oltre che professionale. I docenti hanno valorizzato le abilità di ciascuno e tra i corsisti è stato un crescendo di interesse e di collaborazione. È il terzo anno che Confesercenti collabora con l’associazione Crescere per concretizzare il corso di cucina utile ad imparare un mestiere e tentare l’inserimento nel mondo del lavoro”.

Soddisfazione è stata espressa anche da Faustina Bertollo presidente dell’associazione Crescere che ha ricordato “la finalità del corso di formazione mirata ad abbattere le barriere della diversità e a stimolare le abilità di ognuno. Le ragazze e i ragazzi hanno provato la piacevole emozione di diventare chef preparando pietanze prelibate. È questo il valore aggiunto della cucina inclusiva che non si focalizza su un tipo di ingrediente o un tipo di cottura ma si basa su un concetto filosofico di integrazione e inclusione. La cucina inclusiva è raccontare, amare, cucinare e convivere in armonia perfetta”. “L’esigenza di formare i ragazzi” conclude Anna Pernici della cooperativa Mentelocale coordinatrice del progetto ‘siamo tutti care leavers’ “è per noi una mission importante. Abbiamo in gestione una comunità per minori e poter offrire ai giovani strumenti utili per potersi affacciare nel mondo del lavoro è quindi un’opportunità preziosa per la loro autonomia e per la socializzazione”.

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