Confesercenti Bari, Fiepet: il Coordinatore Magistà scrive al Presidente Draghi

Fiepet dehors

Il Coordinatore Magistà: “La prego, non calateci più dall’alto provvedimenti decisi da chi non conosce minimamente le dinamiche reali delle nostre attività”

Il Coordiantore Fiepet Antonello Magistà scrive al Presidente Draghi, di seguito il testo.

Illustrissimo presidente Draghi, è inutile dirLe – afferma Magistà – quanto siano alte le aspettative nei suoi confronti e verso il suo governo. Le chiedo semplicemente, vista la complessità della categoria dei pubblici esercizi, di coinvolgere i nostri rappresentanti più autorevoli per concordare misure urgenti e necessarie per evitare l’estinzione di tantissime attività. La prego, non calateci più dall’alto provvedimenti decisi da chi non conosce minimamente le dinamiche reali delle nostre attività, le chiediamo solo di ascoltarci o farci ascoltare dal ministero preposto alla nostra gestione.

Facciamo un patto: è il momento di darci priorità, Le chiedo – continua Magistà – di occuparsi prima ancora di una seria regolamentazione, programmazione delle nostre riaperture in sicurezza, di una nuova fiscalità, di tre urgenze che stanno mettendo a rischio tutto il nostro settore e le persone che ci lavorano.

  • Dipendenti in grosse difficoltà per non aver ancora ricevuto la cassa integrazione di novembre.
  • Nuovi orari di apertura serale almeno in zona gialla stabiliti secondo un criterio di georeferenziazione, considerando importanti differenze nell’organizzazione della giornata lavorativa tra nord e sud.
  •  Senza i ristori arretrati, molte attività non avrebbero la forza di riaprire e ripartire.

Il nostro impegno sarà quello di contribuire con la nostra determinazione, con la nostra creatività, con la massima correttezza e nel rispetto delle regole sanitarie a ristabilire quel minimo di vita sociale di cui l’Italia in questo momento ha tremendamente bisogno. Infine – conclude Magistà – un sogno: un Ministro del Turismo che si occupi solo di turismo, in modo da capitalizzare al massimo la vera potenza della nostra Italia: bellezza, storia, cultura, enogastronomia”.

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