Confesercenti Bologna: L’Assemblea Elettiva ha riconfermato Massimo Zucchini e Loreno Rossi Presidente e Direttore

“Ripartiamo Insieme” un filmato proiettato durante l’Assemblea, da voce ai soci rappresentanti delle diverse categorie che hanno manifestato speranze e qualche dubbio sui provvedimenti governativi per la ripartenza

Massimo Zucchini, gestore dell’Irish Pub Celtic Druid Bologna, è stato riconfermato alla presidenza della Confesercenti Provinciale di Bologna. Rimarrà in carica per 4 anni. Per lo stesso periodo di anni Loreno Rossi rivestirà il ruolo di Direttore della associazione di via Del Commercio Associato 30 (zona Meraville). Il suo ruolo è stato confermato dalla Giunta di Confesercenti nel corso dell’Assemblea Elettiva 2021 che si è svolta il 21 luglio 2021 con alta partecipazione di soci, sia in presenza che collegati on line.

Nel corso dell’Assemblea sono state rinnovate anche diverse cariche. Sono stati eletti i nuovi componenti la Giunta e la Presidenza provinciale, il Collegio provinciale dei Revisori dei Conti, il Collegio provinciale di Garanzia e i delegati all’Assemblea regionale di Confesercenti Emilia Romagna e all’Assemblea di Confesercenti Nazionale.
L’Assemblea 2021 di Confesercenti Bologna ha chiamato i soci presenti a pronunciarsi sulle modifiche dello Statuto provinciale e sull’approvazione del Codice Etico di Confesercenti Bologna e sul Modello di Organizzazione, gestione e controllo dell’associazione.

Nel corso dell’Assemblea è stato proiettato un filmato dal titolo “Ripartiamo assieme” con una serie di interviste a soci rappresentanti delle diverse categorie che hanno manifestato speranze e qualche dubbio sui provvedimenti governativi per la ripartenza dopo il lockdown imposto con la pandemia da Covid-19.

L’Assemblea tornerà a riunirsi in settembre con un incontro pubblico nel corso del quale sarà presentato “Il Patto per Bologna”, un contratto con tutte le richieste di commercianti, pubblici esercizi e società di servizi, aderenti a Confesercenti Bologna, che sottoporranno alla firma dei candidati sindaco alle elezioni comunali di Bologna dell’autunno prossimo.
“Confesercenti nazionale – ha rivelato il Direttore Loreno Rossi – ha aggiornato di recente lo Statuto e le assemblee provinciali sono state chiamate a recepire le modifiche e a ratificarlo. Inoltre, le assemblee sono state poste di fronte ad altre due novità: aderire e approvare un Codice etico e un nuovo Modello organizzativo. Confesercenti ha deciso a livello nazionale che ogni socio che ha dei ruoli apicali di rappresentanza (presidente, direttore o membro della giunta) si deve dimettere nel momento in cui si candida ad una qualsiasi competizione elettorale”.

“L’esperienza di un anno e mezzo con la pandemia da Covid-19 – ha aggiunto il Presidente Massimo Zucchini – ci ha fatto maturare la convinzione di quanto sia importante la presenza di un’associazione di categoria nel dibattito tra operatori sui vari temi che interessano la città e, soprattutto, nel rapporto con le amministrazioni pubbliche locali e nazionali che ci governano. I settori del commercio e del turismo stanno vivendo trasformazioni epocali e sono quelli che, con la pandemia, hanno pagato economicamente il prezzo più alto. Essere stati presenti come Confesercenti ai tavoli nazionali e regionali ha permesso di ottenere protocolli più corretti e meno invasivi per le attività delle nostre categorie. Confesercenti ha lavorato il più possibile per ottenere sostegni e ristori a favore dei propri soci, a cominciare dall’uso dei dehors che vorremmo tenere a prezzo calmierato più a lungo possibile.

Quindi, si è prodigata nel cercare di dare informazioni dirette, tramite internet o le newsletter. Le energie profuse nella situazione Covid ci ha consentito di migliorare i servizi erogati ai soci e ad essere più credibili a livello cittadino. Oggi il commercio tradizionale si trova a competere sempre di più con gli acquisti on line e le consegne a domicilio. Un mondo che ha stravolto il mercato. Dobbiamo imparare a conviverci, continuando a lottare per ottenere stesse condizioni fiscali per tutti i settori del commercio. Non si può pensare che chi ha il negozio paghi più tasse di chi fa il commercio on line. Altra battaglia in corso è quella sul lavoro. Con la pandemia ci sono stati molti licenziamenti, si sono persi tanti collaboratori e, fatto estremo, è diventato molto difficile trovare personale con la ripartenza. I costi pagati per il personale nel settore del commercio non sono più gestibili dalle attività dei nostri soci. Vanno rivisti il sistema fiscale e previdenziale sul costo del lavoro. In chiusura, voglio ricordare la recente scomparsa di Attilio Restivo, nostro responsabile del credito per tanti anni. Molti soci hanno avuto da Restivo un consiglio e un aiuto nella ricerca di un finanziamento a supporto della propria attività. Ora non sappiamo come si ripartirà con i vaccini, ma abbiamo tutti la voglia di andare avanti”.

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