Confesercenti del Trentino, Olimpiadi 2026 a Baselga: “Vicenda paradossale, serve un risarcimento per questo territorio”

Rigotti

Il Presidente Paissan: “Gli imprenditori locali faranno la loro parte per costruire un piano di sviluppo per il futuro economico e turistico dell’intera comunità”

“Si faccia chiarezza sulle responsabilità che hanno portato a questa vicenda paradossale, ma soprattutto si faccia chiarezza sulle intenzioni e sul futuro di sviluppo di un territorio che aspetta un suo rilancio e una sua identità da oltre 20 anni”. È critico, ma altrettanto propositivo, il giudizio del presidente di Confesercenti del Trentino, Mauro Paissan, sulla vicenda delle Olimpiadi che sta coinvolgendo l’Altopiano di Pinè e il Trentino da una parte, Torino e il Piemonte dall’altra. “Tra qualche giorno sapremo dove si svolgeranno le gare di pattinaggio velocità e auspico – dice Paissan – che amministratori provinciali e locali, enti turistici e sportivi, tessuto imprenditoriale e cittadini raccolgano la scommessa di individuare un progetto che guardi ai prossimi 20 anni, al di là della partita delle Olimpiadi 2026. Il sindaco di Baselga Alessandro Santuari e il vicesindaco Piero Morelli si sono spesi senza risparmiare tempo ed energie per il progetto Olimpiadi. Loro hanno operato per il bene dell’intero Altopiano e della comunità Pinetana. Li ringraziamo per il lavoro svolto e soprattutto li invitiamo a costruire, alla luce di quanto sta accadendo a presentare all’amministrazione provinciale un progetto chiaro di investimenti con priorità per il territorio dell’Altopiano”.

Il presidente di Confesercenti del Trentino definisce quanto sta accadendo “paradossale” e ne ripercorre le tappe economiche. “Per lo stadio del ghiaccio si è partiti con un investimento di 35 milioni di euro per arrivare a 50 milioni e, nelle ultime settimane, a 80 milioni. Non esiste un amministratore di buon senso che può avvallare un progetto da 80 milioni per un palazzetto del ghiaccio. Quello che desta più perplessità è come si sia potuto, ripeto in due settimane, passare dalla presentazione di un progetto ‘fattibile e sostenibile’ a un progetto ‘del tutto insostenibile’. Il problema non è tanto l’eventuale decisione di mollare le Olimpiadi per una cifra neanche pronunciabile, ma è il come è stata trattata la vicenda anche nelle sue tempistiche. Cos’è successo in due settimane?”.

E aggiunge: “Bisognava essere chiari da subito. Servono rispetto e un’assunzione di responsabilità. Serve un risarcimento per questo territorio e non possono essere briciole. Siamo certi che gli imprenditori locali faranno la loro parte e si renderanno disponibili a partecipare alla costruzione di un piano di sviluppo per il futuro economico e turistico dell’intera comunità. Le imprese trentine del Pinetano e gli imprenditori locali sono da sempre persone del fare. Se opportunamente coinvolte, sapranno dare un contributo determinante: è nel loro interesse. È arrivato il momento che a fianco della pubblica amministrazione a costruire e trainare il progetto di rilancio del territorio pinetano, vi siano proprio gli imprenditori stessi”.

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