Confesercenti Follonica incontra gli imprenditori: “Serve un manifesto condiviso. La politica faccia la propria parte”

Follonica

Il Presidente Ricci: “Adesso spetta alla politica locale porre la propria attenzione alle istanze delle imprese del territorio”

Un manifesto condiviso, che dia voce al tessuto commerciale e turistico follonichese, sulle parole d’ordine che il mondo imprenditoriale locale vede come fondamentali per il prossimo governo della città. È l’obiettivo dell’incontro organizzato dalla presidenza comunale di Follonica della Confesercenti. L’associazione di categoria ha incontrato gli imprenditori locali. Il confronto è nato a seguito delle riflessioni che Confesercenti ha affrontato nell’assemblea organizzata lo scorso novembre nella città del Golfo per presentare le proprie riflessioni sul suo sviluppo turistico e commerciale.

Il presidente di Confesercenti Follonica Alessandro Ricci, insieme agli imprenditori che compongono la presidenza cittadina Luigi Cacialli, Giulia Cardini, Pietro Gavazzi, Jacopo D’Antoni, Claudio Pierini, hanno incontrato ristoratori, albergatori, associazioni, bar, balneari, B&B, alla presenza del direttore provinciale di Confesercenti Andrea Biondi. Sono state raccolte trasversalmente molte perplessità sull’attuale situazione di stallo della politica locale, che si sta concentrando troppo sulla definizione dei nomi che si sfideranno per la guida della città, ma senza un minimo confronto sulle idee, i progetti, le proposte.

«Follonica è una città che per estensione geografica e morfologia del territorio comunale non ha che da puntare sul proprio sviluppo commerciale e turistico. “Una città che guarda il mare con lo sguardo rivolto all’entroterra”. Questo il motto utilizzato da Confesercenti per lanciare le proprie proposte al dibattito pubblico» afferma il presidente di Confesercenti Follonica Alessandro Ricci.
«Adesso spetta alla politica locale porre la propria attenzione alle istanze delle imprese locali».

Particolarmente partecipato ed intenso è stato il confronto con l’associazione dei balneari, che vivono l’inquietudine dell’immediato futuro sulle proprie concessomi, avendo la stessa Giunta comunale deciso di annullare il percorso di estensione al 2033.

Confesercenti Grosseto, attraverso il proprio sindacato di categoria Fiba, si è fatta promotrice di una nota inviata all’amministrazione comunale di Follonica, per ribadire, come è noto, che il D.L. 29 dicembre 2022, dispone che: la scadenza delle concessioni demaniali marittime è fissata al 31 dicembre 2024, con facoltà per i Comuni, in presenza di ragioni oggettive, di differirne l’efficacia fino al 31 dicembre 2025. La loro validità è comunque garantita sino alla data di rilascio delle nuove concessioni. Queste norme vietano agli enti concedenti di procedere all’emanazione dei bandi di assegnazione delle concessioni in assenza di una disciplina nazionale in merito.

Tale legge ad oggi è pienamente efficace ed applicabile visto che non è inficiata né da nuove norme né da provvedimenti giudiziari a carattere generale. Attualmente le sentenze dell’Adunanza plenaria del Consiglio di Stato del 9 novembre 2021, concernenti l’efficacia del regime di estensione delle concessioni, sono sub iudice, in quanto impugnate per eccesso di giurisdizione davanti alla suprema corte di Cassazione a sezioni unite, con la prospettiva che il ricorso possa essere accolto, considerato che lo scorso 24 ottobre, in udienza pubblica, la Procura generale ha chiesto l’accoglimento dell’impugnativa.

Inoltre il fatto che il Tavolo tecnico abbia certificato la “non scarsità delle risorse naturali” (il nostro Paese, infatti, può contare sul 67% del demanio marittimo ancora disponibile), consente al Governo, in perfetta sintonia con la direttiva Bolkestein, di decidere che non si dia corso a selezioni pubbliche per il rilascio o il rinnovo di concessioni finalizzate all’esercizio dell’attività turistico-ricreativa sul demanio marittimo.

Infine, poniamo all’attenzione come lo Stato non abbia ancora compiutamente disciplinato le modalità di rinnovo delle concessioni demaniali marittime, di sua esclusiva competenza, come ripetutamente chiarito dalla Corte costituzionale, ciò che, a nostro avviso, non consente agli enti locali delegati alla gestione del demanio di dar corso ad eventuali selezioni all’insegna di princìpi e criteri determinati autonomamente.

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